La mission
Il Dipartimento politiche sociali della Cisl Emilia Romagna è lo strumento operativo per la concertazione del welfare, palestra di sintesi per le potenziali diverse istanze di rappresentanza tra le Categorie e laboratorio di interpretazioni e visioni sulla realtà.
Il Dipartimento Cisl nasce come istanza Confederale insieme ad alcune categorie, più direttamente coinvolte sul welfare (Federazione dei Pensionati, Funzione Pubblica e Fisascat) per mediare e portare a sintesi posizioni e visioni univoche ma nel tempo è riuscito a contenere ed arricchirsi attraverso la dialettica interna e a produrre una visione nuova del welfare che, nella attuale fase, si muove fra riforma della Pubblica Amministrazione , un nuovo concetto di salute e di benessere, un diverso modo di intendere la Comunità, un rinnovato equilibrio fra esigibilità dei diritti e sostenibilità economica del sistema, una visione organica dei servizi pubblici, del privato sociale, del volontariato e della società civile.
Il Dipartimento Regionale lavora in sinergia coi Dipartimenti presenti in ogni unione territoriale e con il Dipartimento nazionale.
Architettura della Concertazione
La concertazione con la Regione (che ne è l’ente legislatore) sulle Politiche di welfare ha alcune caratteristiche tipiche dell’architettura normativa che incide sulla sanità e le politiche sociali.
Mentre la sanità è direttamente indirizzata dal livello regionale, con discreti margini di autonomia al netto dei livelli essenziali, dei trasferimenti finanziari e delle cornici di riferimento definiti a livello nazionale, le politiche sociali sono in capo prevalentemente ai Comuni che ne sono anche i principali finanziatori.
L’integrazione tra Sociale e Sanitario avviene dunque sia orizzontalmente che verticalmente su più livelli, coinvolgendo sia assessorati diversi che enti diversi e tenendo insieme dall’intervento chirurgico ad altissima specializzazione nell’ospedale di fama internazionale all’azione di operatori di strada e volontari per la riduzione del danno delle dipendenze. Due esempi di interventi di welfare che hanno procedure e organizzazioni assolutamente diverse.
I tavoli dunque si aprono su più livelli significativi, quelli regionali sono deputati a garantire una regia o visione di insieme che non bisticci con l’autonomia dei Comuni.
Tavoli di confronto
La delegazione trattante del Dipartimento partecipata ai tavoli di confronto permanenti istituiti con la Giunta con gli assessorati regionali:
- Tavolo della Sanità
- Tavolo delle Politiche Sociali
- Tavolo delle Politiche Abitative
Gli stessi tavoli per la discussione degli atti normativi (delibere di Giunta o progetti di legge per l’Assemblea legislativa), su temi specifici istituiscono tavoli tecnici di confronto, monitoraggi (gruppi di lavoro di verifica sull’impatto normativo), osservatori (gruppi di lavoro propedeutici).
La delegazione inoltre interagisce con l’Assemblea Legislativa in caso di Audizioni pubbliche della stessa.
Su alcuni temi e incontri specifici, nella delegazione istituzionale sono presenti anche rappresentanti delle autonomie locali (Comuni e Province).
Responsabile: Carmela Lavinia
Coordinatore e referente tecnico: Filiberto Zecchini
mail: filiberto.zecchinicisl.it tel. 051.256821