(Bologna, 7 agosto 2020) “Dopo il primo sciopero inevitabile effettuato, il 17 luglio scorso, dai lavoratori di Tper , a causa dei 110 km/bus tagliati sia sul bacino di Bologna che di Ferrara senza nessuna certezza di riprogrammazione per il periodo invernale, ad oggi la situazione non migliora affatto. Tper, all’ultimo incontro di martedì scorso con le organizzazioni sindacali, non ha trovato la via del dialogo con le parti sociali rispetto a due questioni : l’anticipo dell’erogazione del premio A e la condivisione di un percorso per stabilire la normativa economica e sull’organizzatore dell’orario di lavoro dei lavoratori di People Mover” questa la denuncia della Fit Cisl Emilia Romagna.
“Ci chiediamo – prosegue la sigla dei trasporti della Cisl – perché esistano due passi differenti. Da una parte la Regione Emilia Romagna che si impegna ad elargire un premio a tutti i lavoratori del settore sanitario per il lavoro svolto durante l’emergenza Covid (gesto tra l’altro da noi apprezzato con una lettera di ringraziamento rivolta direttamente al presidente). Dall’altra Tper un’azienda, la più importante dell’area metropolitana bolognese di trasporto pubblico locale, con contratto di servizio regionale, che chiude il bilancio del 2019 con un utile positivo, che si conta in milioni, che unilateralmente decide, disattendendo gli accordi sottoscritti, di non elargire il premio a tutti questi lavoratori che con gran senso di responsabilità nel periodo del Covid hanno sempre garantito la mobilità dei cittadini, rendendo così possibile gli spostamenti a tutti quei lavoratori che nel periodo del lockdown dovevano recarsi al lavoro”.
“Altro tema irrisolto – prosegue la Fit Cisl – è stato il mancato avvio di un sano progetto condiviso per normare l’orario di lavoro (turni, riposi..) dei lavoratori che appartengono a quel progetto virtuoso tanto voluto dalla Regione: People Mover che rappresenta un vero esempio di mobilità integrata. Non condividendo un percorso, Tper ha pensato di eludere il dialogo con i sindacati puntando su una contrattazione individuale: chiamando ad uno ad uno i lavoratori di People Mover – trattasi di personale giovane- proponendogli degli accordi individuali di ‘fidelizzazione’, scambiando anche una loro eventuale dimissione con un corrispondente valore economico ad personam. Pensando così che l’assioma ‘divide et impera’ sia sempre applicabile. Una misura questa da noi, insieme agli altri sindacati, criticata aspramente. Il lavoro ed i lavoratori sono tutelati attraverso la contrattazione collettiva e non da quella individuale. Questi non sono certo i presupposti per iniziare un dialogo con Tper”.
“Siamo ovviamente – conclude la sigla dei trasporti Cisl – pronti a ridefinire i criteri per l’individuazione dei premi che verranno a modificarsi in virtù dell’emergenza Covid che ha colpito il settore. Auspichiamo che Tper possa fornirci risposte certe, diversamente proseguiremo con la mobilitazione avviata e la proclamazione dello sciopero per il mese di settembre”.