Dal Territorio

130 giovani apprendisti dai fornelli ai banchi di scuola

(Cesena, 10 agosto 2018) “Estate di lavoro e di studio per 130 giovani assunti come apprendisti nei settori del commercio e del turismo che, stanchi e sudati ma comunque attenti, dopo il loro lavoro hanno seguito presso lo IAL di Riccione le ore di formazione prevista dalle leggi nazionali e regionali.”

Esordisce così Daniela Casadei, dirigente della Scuola di Ristorazione IAL di Riccione, nel presentare il consuntivo dell’attiva formativa per il piccolo esercito di camerieri, aiuto cuochi, baristi, addetti alle pulizie delle camere, segretari d’albergo e addetti ai servizi di spiaggia che nei mesi di giugno, luglio e agosto hanno frequentato  i corsi di formazione per apprendisti.

Infatti la normativa prevede che gli assunti con contratto di apprendistato, oltre a lavorare, seguano obbligatoriamente un percorso formativo rientrante nell’orario di lavoro, che normalmente le aziende fanno  gestire a enti qualificati, uno dei quali è appunto lo IAL Emilia-Romagna, che in Romagna ha sedi a Riccione e Cesenatico.

Durante queste ore di lezione gli apprendisti affrontano argomenti attinenti le mansioni che svolgono nell’orario di lavoro quali tecniche di cucina per gli aiuto cuochi, tecniche di sala e bar per i camerieri, gestione del reclamo per addetti alla reception e così via, nonché temi più generali riguardanti i doveri e diritti verso l’azienda, la lettura della busta paga, ecc..

“Anche quest’anno – prosegue Daniela Casadei – una buona percentuale di apprendisti proveniva da fuori regione (Puglia, Campania e Sicilia), tanti da Paesi europei (Romania e Albania in particolare) ed altri dall’Africa sub-sahariana, tra cui alcuni con permesso per motivi umanitari.”

Il contratto di apprendistato è molto utilizzato dalle imprese perché è generalmente rivolto a giovani tra i 15 e i 29 anni, inoltre per questa attività mista di apprendimento di un mestiere e di studio i datori di lavoro hanno delle agevolazioni di legge e di contratto che consentono risparmi economici  contributivi e di costo del personale.

Alcune aziende vivono la formazione che il giovane lavoratore deve seguire come la sottrazione di una risorsa lavorativa nel momento in cui il lavoro è più pressante, ma il percorso formativo consente alle imprese di avere personale più qualificato.

“Come IAL,  proprio per andare incontro alle esigenze delle imprese e consentire comunque una formazione di qualità, – spiega Daniela Casadei – beneficiamo solo del contributo erogato dalla Regione Emilia-Romagna per coprire le spese dei docenti, senza aggiungere nessun altro onere a carico delle aziende.”

“Lo IAL di Riccione – conclude la dirigente IAL – è attivo anche durante la stagione scolastica  dove gestisce corsi per qualificare personale impiegato nella ristorazione e nell’attività alberghiera e siamo soddisfatti perché quasi tutti i ragazzi che escono dalla nostra scuola trovano poi lavoro.”

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Ufficio Stampa