(Bologna, 28 giugno 2022) Continua la mobilitazione della Cisl FP per rivendicare il potenziamento del Servizio Sanitario Regionale attraverso lo sblocco delle assunzioni necessarie a implementare i servizi, che vedrà un presidio permanente a partire dal 4 luglio sotto la sede della Regione Emilia Romagna. Sul territorio, Cisl FP Area metropolitana bolognese sarà in presidio, giovedì 30 giugno, davanti all’Ospedale Maggiore di Bologna, Largo Nigrisoli 1, a partire dalle ore 10.30, per coinvolgere la cittadinanza in questa mobilitazione ed informarla a proposito delle criticità in essere nella AUSL di Bologna.
Dai dati sul personale in organico forniti dalla stessa Azienda Sanitaria di Bologna, a seguito delle nostre pressanti richieste, emerge che nel confronto fra il 2021 e il 2022 il numero complessivo di personale in servizio (infermieri, professioni sanitarie, OSS, amministrativi e tecnici) è diminuito di 28 unità, passando dai 7697 complessivi in organico al 31/05/2021 ai 7669 del 31/05/2022.
“Tutt’altra tendenza questa – dichiara Stefano Franceschelli, segretario generale Cisl Fp Area metropolitana bolognese – rispetto al più volte enunciato ‘forte incremento’ numerico di personale del Servizio Sanitario Regionale, che rende, quindi, un miraggio i progetti di potenziamento previsti dal PNRR”.
A trainare al ribasso il numero complessivo di unità in organico è certamente il dato del personale amministrativo, diminuito di 61 unità deputate a funzioni fondamentali come le procedure di gara, di approvvigionamento dei materiali e di reclutamento di personale. Per quanto riguarda le professioni sanitarie si registra un decremento complessivo dei tecnici di radiologia (-7). Nel quadro generale gli infermieri incrementano di sole 30 unità, sufficienti a garantire in modo completo appena 5 turni, che risultano irrisorie a fronte delle almeno 100 persone attualmente in assenza lunga.
“All’atto pratico – denuncia Michele Vaira, segretario aziendale Cisl Fp AUSL Bologna – tantissime unità assistenziali chiamano gli operatori ai doppi turni e alle ‘lunghe’ per coprire assenze e garantire gli standard assistenziali, in particolare in questo periodo di ferie estive sia sul presidio del Maggiore che nelle aree territoriali”.
“Nei giorni scorsi – prosegue Vaira – abbiamo denunciato la problematica delle Medicine dell’Ospedale Maggiore, dove per evitare la sospensione di 24 posti letto si attingerà personale dall’area semintensiva che a sua volta sarà ridotta passando da 12 posti letto a 4 posti letto. Problema analogo lo riscontriamo da una parte nell’area Covid del 6° piano, con il personale chiamato ad andare a coprire altri servizi in altre unità operative e a garantire la fruizione delle ferie e dall’altra nel reparto di Otorino che attualmente vede la mancanza di un infermiere e di un OSS per la normale copertura del turno”.