(Modena, 23 gennaio 2020) Carenza di personale, eccessivi carichi di lavoro, mancata nomina del direttore e del comitato di gestione, disinteresse della politica, assenza di una visione strategica della dirigenza.
Sono alcuni dei problemi dell’Agenzia delle Entrate e Territorio e dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Modena denunciati dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confasal Unsa e Flp nel giorno del “Fisco Day”, ovvero la mobilitazione nazionale che oggi ha coinvoltole agenzie fiscali di tutta Italia.
«Quelle di Modena lamentano la maggior carenza di personale a livello regionale, dove mancano complessivamente 550 unità – hanno affermato i sindacati nell’affollata assemblea che si èsvolta stamattina in città – Ciò deriva anche dai 4.500 addetti che mancano a livello nazionale. A questo si aggiunge la mancata nomina del direttore nazionale e del comitato di gestione, fondamentali per la ratifica delle scelte organizzative e di funzionamento della stessa Agenzia».
Per Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confasal Unsa e Flp l’incertezza operativa non consente agli uffici modenesi di contribuire efficacemente alla lotta all’evasione fiscale.
«A rimetterci non sono solo le lavoratrici e i lavoratori, ma l’intera collettività. È sempre più difficile, infatti, – sottolineano i sindacati – rispondere ai contribuenti che giustamente si rivolgono agli uffici per avere indicazioni su norme e procedure di competenza dell’Agenzia. Causa la mancanza di personale, si fa sempre più concreto il rischio di chiusura di uffici».
A questi problemi si aggiungono quelli specifici dovuti all’ennesima riorganizzazione delle Agenzie delle Dogane e dei Monopoli che, oltre alle carenze di organico, devono far fronte ai carichi ulteriori di lavoro conseguenti alla Brexit. Sopralluoghi, front-office e attività di accertamento sono messe in discussione pure dalle carenze di mezzi, strumentazioni e della necessaria formazione per consentire al personale di lavorare in sicurezza.
«Pur in questo quadro preoccupante, il personale continua a raggiungere gli obiettivi fissati dalla politica e dalla direzione dell’Agenzia. Eppure – accusano i sindacati – le risorse del salario accessorio sono bloccate, decurtate in maniera incomprensibile, pagate con ritardi di anni. Mentre l’impegno dei lavoratori è stato costante, Agenzie e governo hanno disatteso i loro, compresi quelli assunti nelle leggi di Bilancio.
Per questo i circa 320 addetti delle agenzie fiscali di Modena dichiarano lo stato di agitazione e – concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confasal Unsa e Flp – proseguiranno la loro protesta con una manifestazione nazionale in programma a Roma il 6 febbraio».