(Modena, 4 gennaio 2019) È scomparso la notte scorsa Luigi Paganelli. Compagno di Ermanno Gorrieri nelle battaglie dei partigiani in Appennino modenese, promotore dei “sindacati liberi”, dirigente della Dc e delle Acli, presidente del centro culturale Francesco Luigi Ferrari per 16 anni e direttore del Centro studi nazionale della Cisl, è stato una figura esemplare di cattolico democratico.
La notizia della sua morte è stata diffusa dal centro culturale Ferrari, dalla Fondazione Sias e dalla Fondazione Ermanno Gorrieri. Luigi Paganelli aveva 97 anni. I funerali si svolgeranno lunedì 7 gennaio alle 14.30 presso la parrocchia della BVA, in via Rangoni 26 Modena. Le organizzazioni che lo hanno visto impegnato per tanti anni come promotore e dirigente, ma soprattutto testimone e maestro, si uniscono al profondo dolore della moglie e delle tre figlie.
Nato nel 1921, dopo aver insegnato per alcuni anni in una scuola elementare, Paganelli partecipa nel settembre 1943 alla Resistenza, nel movimento resistenziale cattolico prima e come clandestino poi in Appennino, dove è comandante generale della Divisione Modena Montagna assieme al compagno di una vita Ermanno Gorrieri, comandante delle Brigate Italia. Dopo la guerra è dirigente della Dc provinciale fino a tutti gli anni Sessanta; dirigente e segretario delle Acli dal 1945 al 1949; promotore nel 1948 dei “sindacati liberi” dopo l’uscita della corrente sindacale cristiana dalla Cgil, quindi segretario della Cisl provinciale di Modena (dal 1959 al 1973), membro del consiglio nazionale e del comitato esecutivo della Cisl. Per lo stesso sindacato è segretario regionale tra gli anni Sessanta e Settanta, prima di diventare promotore e direttore nel 1980 del Centro studi nazionale della Cisl che ha sede a Firenze.
Insieme a Gorrieri negli anni Settanta fonda il centro culturale Francesco Luigi Ferrari come espressione della cultura di cattolici impegnati nel sociale, di cui è presidente dal 1980 al 1996. «Un luogo questo – come ha ricordato lo stesso Paganelli – dove potessimo confrontarci, raccogliere documenti e libri, incontrare personaggi. Un luogo indispensabile a un gruppo politico che non volesse far politica per la politica, ma la politica per il progresso della società. Non c’è azione sociale seria e produttiva se non è sorretta da un patrimonio culturale. Il pensare su quel che si fa, l’osservare la realtà con l’occhio di chi le cose vuole studiarle e non afferrarle al volo».
Luigi Paganelli è stato anche responsabile del centro diocesano di pastorale sociale e del lavoro, insegnante di dottrina sociale della Chiesa e di storia del movimento cattolico all’Istituto superiore di Scienze religiose “Contardo Ferrini” di Modena.
Ballotta su Luigi Paganelli: «La Cisl ha perso uno dei suoi padri fondatori»
(Modena, 4 gennaio 2019)«Se n’è andato uno dei padri fondatori della Cisl di Modena: da oggi noi cislini ci sentiamo tutti un po’ orfani». Lo afferma il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta commentando la notizia della scomparsa di Luigi Paganelli, avvenuta la notte scorsa.
«È grazie all’esempio di Luigi Paganelli che tante persone hanno scelto l’impegno nel sindacato per offrire il proprio contributo alla coesione sociale e allo sviluppo della nostre comunità – dichiara Ballotta – Ricordo il suo lavoro con i giovani della Cisl, affinché studiassero e si preparassero per essere sindacalisti capaci e competenti.
Credo che non solo Modena, ma tutta l’Italia debba essere grata a Luigi Paganelli, un gigante della storia del nostro Paese come lo è stato Ermanno Gorrieri, altro padre fondatore della Cisl di Modena e suo compagno in tante battaglie».