(Modena, 19 aprile 2019) Preoccupa i sindacati il risultato del bando di gara per l’affidamento dei servizi bibliotecari delle biblioteche comunali di Modena e per il Polo bibliotecario modenese Sbn.
Ad aggiudicarsi l’appalto è stata una cooperativa bolognese che si è proposta con un abbattimento del costo del 14%. I servizi delle biblioteche coinvolte (Delfini, Crocetta, Giardino, Rotonda, Poletti) contano oggi oltre quaranta lavoratori, inquadrati su doppio binario nei contratti nazionali del multiservizi e delle cooperative sociali. Nonostante le clausole sociali inserite nel capitolato e le garanzie offerte dai contratti loro applicati, i lavoratori sono preoccupati per il loro futuro.
«Come si può, infatti, ridurre così tanto il costo di un servizio che, sulla carta, rimarrà invariato?», si chiedono Cgil e Cisl, che hanno già invitato i responsabili comunali a un’attenta valutazione della proposta pervenuta e che richiederanno un tavolo di confronto con ampio anticipo rispetto all’ingresso nell’appalto della nuova società (l’avvio dell’attività è previsto a giugno).
«Il nostro timore è che in un appalto di servizi in cui la maggior parte del costo riguarda il personale, l’impatto di un risparmio così forte possa ricadere sul livello occupazionale – affermano i sindacalisti Giada Catanoso (Fp Cgil Modena), Alessandro Santini (Filcams Cgil Modena) e Patrice Nana Zemo (Fisascat Cisl Emilia Centrale) – Temiamo il tentativo di ridurre il personale o intervenire sugli inquadramenti o sul monte ore contrattuale dei lavoratori impegnati nelle biblioteche».
I sindacati informano di aver già organizzato un’assemblea con i lavoratori, durante la quale faranno presente che non ci può essere alcuno spazio per derogare in peggio a quanto previsto dalla contrattazione. I sindacati sono pronti ad azioni di contrasto qualora il nuovo appaltante mettesse sul tavolo delle forzature per restringere i diritti di chi da anni si occupa dei servizi bibliotecari con impegno e professionalità.
«Il problema di questa, come di altre gare di appalto, non è solo il modo in cui si arriva a queste offerte, ma anche la possibilità di farcele arrivare – continuano i sindacalisti – È il sistema complessivo che va rivisto, tenendo conto del fatto che anche l’offerta economicamente più vantaggiosa, se non ben costruita, si rivela di fatto un’assegnazione al massimo ribasso che non premia l’offerta tecnica migliore. Bisognerebbe che i committenti iniziassero a valutare l’applicazione complessiva della circolare dell’Anac che, per esempio, indica che si dovrebbe attribuire un punteggio limitato (vale a dire inferiore alla misura massima consentita, del 30%) alla componente prezzo quando si ritiene opportuno valorizzare gli elementi qualitativi dell’offerta o quando si vogliano scoraggiare ribassi eccessivi, ritenuti difficilmente perseguibili dagli operatori economici, soprattutto in servizi come questo.
Oggi l’obiettivo è salvaguardare il lavoro all’interno delle biblioteche, ma l’impegno permanente delle nostre organizzazioni – concludono Giada Catanoso (Fp Cgil Modena), Alessandro Santini (Filcams Cgil Modena) e Patrice Zemo (Fisascat Cisl Emilia Centrale) – è combattere il dilagare di queste pratiche al ribasso che finiscono sempre per colpire e indebolire i lavoratori».