(Modena, 5 giugno 2017) Grazie al sostegno della Cisl, 2 mila famiglie peruviane vivono dignitosamente allevando alpaca, la cui lana è esportata in Italia e trasformata in tessuti di alta qualità.
È una riuscita esperienza di cooperazione internazionale quella che è stata raccontata stamattina a Modena in un incontro promosso dalla Cisl Emilia Centrale e da Iscos Emilia-Romagna (ente Cisl per la cooperazione internazionale). All’iniziativa, alla quale hanno partecipato anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore alla Cooperazione internazionale Andrea Bosi, è stata presentato Calpex (Consorcio Alpaquero Perù Export), formato da cooperative di alpaqueros, i contadini del Perù che allevano l’alpaca. Si tratta del mammifero della famiglia dei camelidi, dall’aspetto simile a una pecora, addomesticato e allevato soprattutto per utilizzarne la lana.
La Cisl Emilia Centrale, la Femca Cisl Emilia-Romagna, Iscos Emilia-Romagna e Iscos Toscana sono tra i finanziatori del progetto Perù Export, grazie al quale stata avviata la commercializzazione ed esportazione diretta dei prodotti di fibra degli alpaca ad aziende tessili italiane. Dal 2010 a oggi la rete Cisl ha sostenuto gli alpaqueros con circa 150 mila euro; il progetto è co-finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dal Comune di Modena.
Stamattina rappresentanti del Calpex, del Ministero dell’Agricoltura del Perù e del Lanificio Fratelli Piacenza di Biella hanno spiegato come funziona la cooperazione Italia-Perù, grazie alla quale in questi anni gli alpaqueros hanno esportato senza intermediari lana di alpaca per un controvalore di un milione di dollari.
«Questa esperienza dimostra che si può redistribuire equamente la ricchezza lungo l’intera filiera, a partire dai produttori locali della materia prima – dichiara il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – Le parole chiave del nostro recente congresso, cioè persona e lavoro, si possono e devono declinare sia a livello territoriale che nel cosiddetto terzo mondo».
Nell’incontro Cisl non si è parlato solo di solidarietà internazionale, ma anche locale attraverso la storia di CoopAttiva, cooperativa sociale onlus modenese nata nel 1984 e presentata dal responsabile commerciale Giorgio Sgarbi. CoopAttiva gestisce e avvia al lavoro oltre 100 persone – per gran parte in convenzione con i servizi sociali di Modena e Pavullo – e collabora stabilmente con oltre 30 aziende. La peculiarità di CoopAttiva~è offrire alle imprese un servizio con un buon rapporto qualità-prezzo e un elevato valore sociale aggiunto e, contemporaneamente, ai lavoratori disabili o svantaggiati un’occupazione stabile e, con essa, un’occasione preziosa di integrazione sociale.
L’anno scorso CoopAttiva ha fatturato 1,4 milioni di euro; oltre un milione di euro è servito per retribuire i lavoratori.