(Modena, 3 agosto 2018) Due assistenti sociali, dipendenti dell’Unione delle Terre d’Argine, sono finite al pronto soccorso dell’ospedale di Carpi a seguito dell’aggressione subita da parte di un utente.
L’episodio, avvenuto ieri – giovedì 2 agosto –, è reso noto dai sindacati, secondo i quali un simile evento porta alla luce in modo drammatico le gravi difficoltà in cui sono chiamati a lavorare ogni giorno gli operatori dei servizi sociali, soprattutto in questa fase di disagio sociale.
«Nella fattispecie, emerge ancora una volta l’inadeguatezza della sede dei servizi sociali di Carpi, che si trova in viale Carducci. Si tratta di una problematica segnalata più volte in questi anni, al punto da avere portato le rsu a proclamare lo stato di agitazione nel 2017 – ricordano Rakel Wiliana Vignali (Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale) e Mauro Zanazzi (Fp Cgil Modena) – È risaputo che l’attuale sede dei servizi sociali dell’Unione non è adatta, sia per la mancanza di filtri con gli utenti che per la disposizione degli spazi e per la mancanza di privacy. Il tema è stato oggetto di numerosi tavoli e scambio di lettere con l’amministrazione sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Per quanto siano stati realizzati interventi di adeguamento, la struttura presenta ancora ambienti disagevoli (open space, ma anche uffici su corridoi stretti con porte poco sicure) sia per i lavoratori che per i cittadini. I fatti di ieri dimostrano che i nostri timori sulla sicurezza non erano infondati».
L’Unione delle Terre d’Argine si è attivata per garantire, nell’immediato, la presenza di un agente della polizia locale presso la sede dei servizi sociali. Intanto Cisl Fp e Fp Cgil chiedono un incontro urgente con l’amministrazione dell’Unione per definire sistemi e procedure che possano garantire strutturalmente maggiore sicurezza agli operatori dei servizi sociali, riproponendo nuovamente la necessità di trovare in tempi brevi un’altra sede più idonea all’erogazione ai cittadini di servizi particolarmente delicati.