(Cesena, 3 agosto 2022) Il Corriere di Forlì-Cesena del 2 agosto riporta un comunicato stampa FIOM-CGIL di Forlì relativo al rinnovo contrattuale Celli S.p.A. che, da un lato è paradossale e dall’altro è preoccupante.
Paradossale perché sostiene il contrario di quanto avvenuto: FIM-CISL e UILM-UIL, rispetto al confronto per il rinnovo contrattuale Celli, sono state parte attiva e risolutiva, come, tra l’altro, noto a tutti i lavoratori. Il comunicato FIOM, invece, attribuisce alle scriventi “contributo pressoché nullo” alla trattativa, affermazione che riteniamo dettata da nervosismo e da una distorta percezione della realtà.
FIM CISL e UILM UIL, preso atto dello stallo che si era venuto a creare e di quanto gli scioperi ad oltranza in Celli si stessero rivelando tanto onerosi quanto inefficaci in relazione agli obiettivi da conseguire, hanno condiviso con le lavoratrici e i lavoratori, in assemblea di organizzazione, strategie e scelte.
È dal confronto con i lavoratori in assemblea, quindi, che è stato possibile raccogliere le “informazioni delle quali FIM-CISL e UILM-UIL dispongono” (ancora, alla lettera i contenuti del comunicato FIOM). Quelle indicazioni e scelte, dall’assemblea dei lavoratori sono state poi portate da FIM e UILM nell’ambito negoziale, con i risultati che si sono visti: una decisa svolta, quantomeno nel metodo.
Sarebbe stato questo “il contributo pressoché nullo” di FIM e UILM al quale fa riferimento FIOM?
Più correttamente, crediamo che si dovrebbero ammettere da parte di FIOM alcuni errori di strategia e posizionamento che non possono di certo essere addebitati ad altri.
Preoccupante perché il comunicato FIOM adombra l’eventualità che sia possibile estromettere da un tavolo di trattativa due delle tre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello territoriale e nazionale, la FIM e la UILM, con ciò impedendo loro il ruolo di rappresentanza dei propri associati.
“L’RSU è titolare della contrattazione e, nella sua autonomia, può quindi decidere chi escludere dalla contrattazione”, scrive FIOM. Riguardo a questo, premesso che la titolarità contrattuale delle Rappresentanze Sindacali Unitarie aziendali non è in discussione, tale titolarità non è interpretabile quale possibilità di discrezionalità “espulsive”. Facciamo presente che una interpretazione simile, non solo è distante dalle tradizioni del territorio forlivese, e non solo, ma è anche non legittima.
Inoltre, esprimiamo un parere politico – sindacale sullo strumento della “cassa di resistenza” che pare inserire Celli, azienda sana, che assume e che ha un quantitativo considerevole di ordinativi da evadere, nel triste novero delle aziende che minacciano licenziamenti collettivi e/o delocalizzazioni.
Un tentativo quantomeno controverso, da parte di FIOM, di recuperare una credibilità che andava scemando, in una azienda che eroga regolarmente una 14esima mensilità, non prevista dal CCNL metalmeccanici e che è disposta a trattare un rinnovo di un contratto integrativo con contenuti di assoluta qualità.
In conclusione, un appello.
Cultura di FIM-CISL e UILM-UIL è sempre stata quella del massimo coinvolgimento, dell’ascolto e del rispetto reciproco, della partecipazione comune. Vogliamo pensare che il comunicato FIOM-CGIL del 02 agosto sia ascrivibile nell’ambito “dell’incidente dato dalla difficoltà del momento”, da ricomporre, nell’interesse dei lavoratori e, quindi, di tutti noi, sul terreno del merito e dei valori sindacali che ci contraddistinguono da sempre.
Siamo fin d’ora disponibili a chiarimenti, anche pubblici, sia con FIOM-CGIL che con RSU Celli S.p.A.
FIM CISL ROMAGNA Riccardo Zoli
UILM UIL Forlì Luca Francia