(Modena, 21 febbraio 2019) Cattiva gestione del personale, piano produttivo non ben definito, crisi di altre aziende clienti, completa assenza di cultura delle relazioni industriali. Sono alcune delle accuse che i sindacati dei ceramisti Filctem Cgil, Femca Cisl e Fesica Confsal rivolgono alla proprietà della Nuova Iride, ceramica di lappatura, rettifica e taglio, con sede a Ubersetto di Fiorano Modenese e una novantina di dipendenti.
I problemi sono così gravi che i sindacati hanno proclamato uno sciopero di quaranta ore. Le prime otto si terranno domani – venerdì 22 febbraio -, con presidio davanti all’azienda dalle 5 fino a sera.
«Ieri mattina abbiamo avuto un’assemblea con i lavoratori, i quali hanno evidenziato problematiche insostenibili – affermano Ilenia Gatto (Filctem Cgil Modena), Marco Ganzerli (Femca Cisl Emilia Centrale) e Letizia Giello (Fesica Confsal Emilia-Romagna) – Muovendosi senza un chiaro piano riorganizzativo, l’azienda sta vivendo il suo ennesimo momento di crisi. Le difficoltà della Nuova Iride (ex Iride fallita il 13 luglio 2017 con il nome fittizio di Cerabra, subito dopo aver completato l’affitto di ramo d’azienda della Nuova Iride srl) hanno sempre le stesse cause: il personale è trattato da suddito, il piano produttivo non è chiaro, sono in crisi altre aziende clienti Iride, manca completamente una cultura delle relazioni industriali. Della cassa integrazione ordinaria, non anticipata dall’azienda e per questo non firmata dai sindacati, non si hanno notizie, tranne che di non eque rotazioni dei lavoratori.
A ciò si aggiungono tredicesime e buoni pasto non pagati, anzi alcuni lavoratori sono stati retribuiti, mentre altri non hanno ricevuto alcuna retribuzione e non sanno come sopravvivere. I dipendenti sono allo stremo. Per questo – concludono Ilenia Gatto (Filctem Cgil Modena), Marco Ganzerli (Femca Cisl Emilia Centrale) e Letizia Giello (Fesica Confsal Emilia-Romagna) – in attesa di una convocazione da parte dell’azienda, abbiamo proclamato le quaranta ore di sciopero a partire da domani».