(Bologna, 17 luglio 2017) E’ scaduto, sabato 15 luglio, il termine (previsto per coloro che maturano i requisiti al 31 dicembre 2017) per la presentazione delle domande di certificazione delle condizioni di accesso all’Ape sociale e al pensionamento anticipato per i lavoratori precoci,. Per l’Area metropolitana bolognese le domande sono in totale 1.076: 500 per Ape sociale e 576 per i lavoratori precoci (dati ancora suscettibili di aggiustamento secondo l’Inps). Per l’intera regione, sempre secondo i dati Inps, le domande sono in totale 4.865: 2.123 per Ape sociale e 2.742 per i lavoratori precoci.
“Questi dati – commenta il segretario generale della Cisl Area metropolitana bolognese – Danilo Francesconi – non fanno altro che confermare la validità dell’iniziativa del sindacato confederale che, con perseveranza ed una fortissima determinazione, ha indotto il Governo, con l’accordo dello scorso settembre, a porre mano, modificandone i contenuti, alla Legge Fornero”.
“Circa 66.500 domande, a livello nazionale, sono – prosegue il segretario generale- la dimostrazione concreta di un malessere sociale che il sindacato ha interpretato e per cui si sta adoperando al fine di intervenire, modificando in meglio i contenuti dell’Ape sociale, con particolare riferimento ai calcoli per i requisiti per i lavoratori precoci in particolare per gli addetti all’edilizia e per i disoccupati”.
“Con altrettanta chiarezza – conclude Francesconi – nei giorni scorsi, insieme a Cgil e Uil, a livello nazionale abbiamo posto anche il tema della pensione di garanzia per i giovani e per le donne che si trovano ad avere una contribuzione discontinua anche e soprattutto a causa dei lavori di cura che sono chiamate a sostenere. Nei prossimi giorni sarà predisposta una vera e propria piattaforma di rivendicazioni e di proposte che sosterremo con una forte mobilitazione che coinvolgerà giovani ed anziani”.