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Cisl: 468 reggiani con la Pensione di cittadinanza, importi ricevuti più alti in regione. Alcune criticità

(Reggio Emilia, 19 settembre 2019) Pensione di cittadinanza: Reggio Emilia è la prima in regione per importi ricevuti. 216,19 euro mese (contro una media regionale di 185,50 euro). Erogazioni che possono arrivare sino a 780 euro.
L’analisi giunge dai patronati Caf Cisl Emilia Centrale, Inas Reggio Emilia e da Fnp Cisl Emilia Centrale, analizzando gli ultimi dati disponibili dell’osservatorio statistico “Reddito/Pensione di cittadinanza e Reddito di inclusione”.
Per la Pensione di cittadinanza, l’erogazione media reggiana è superiore non solo al dato regionale, ma anche a quello nazionale che ha un importo medio mensile di 207 euro.
«Questi numeri – osservano Franco Saracino e Lorenzo Bonini, direttori di Caf Emilia Centrale e Inas Reggio Emilia – significano che i reggiani coinvolti dalle misure avevano, mediamente, i due requisiti fondamentali di partenza Isee e valore reddituale/patrimoniale mediamente più bassi rispetto alle altre province».
Sempre Inas e Cisl segnalano un numero insolitamente elevato di domande non accolte: «o sono ancora in attesa di verifica o sono state dichiarate situazioni a noi non note o sono stati commessi errori in sede di verifica».
«L’introduzione del beneficio di Reddito di cittadinanza e della Pensione di cittadinanza comporta l’erogazione di importi mensili decisamente più elevati rispetto al precedente Rei (Reddito di inclusione, misura che va esaurendosi) – osserva Adelmo Lasagni, segretario generale della Fnp Cisl Emilia Centrale, la categoria dei pensionati – è evidentemente diversa la dotazione finanziaria tra i due strumenti. I pensionati reggiani coinvolti dalla pensione di cittadinanza (tutti i componenti del nucleo famigliare devono avere età pari o superiore a 67 anni), sono stati 468, in prevalenza famiglie monoparentali dato che i nuclei famigliari interessati dalla manovra sono stati 412».
«Se da un lato guardiamo con soddisfazione all’aiuto alle persone in difficoltà, questi numeri – osserva Lasagni – confermano quello che, da anni, segnalavamo: ci sono purtroppo centinaia di persone in difficoltà. Riteniamo, però, che questo dato sia ancora sottostimato se si considera che stiamo parlando dell’1% dei 136.000 pensionati reggiani».
«Elemento positivo – conclude il segretario dei pensionati Cisl – è che comunque la pensione di cittadinanza, a differenza del reddito di cittadinanza, pur avendo requisiti d’accesso non ha condizionalità una volta erogata».

(Fonte: Ufficio stampa Cisl Emilia centrale)

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