(Reggio Emilia, 28 dicembre 2017) –Soddisfazione e rilancio: così la Cisl Emilia Centrale commenta la recente stipula dell’accordo, tra enti e associazioni, sull’area di Villaggio Crostolo, con lo stanziamento di oltre un milione di euro, per riqualificare l’area che rappresenta il secondo polo produttivo di Reggio con oltre 100 aziende distribuite lungo 450 mila metri quadrati.
“Siamo di fronte a un nuovo modello di sviluppo produttivo emiliano – commenta il segretario generale di Cisl Emilia Centrale William Ballotta – .Partendo dalla concezione di Giuseppe Dozza di migliorare la città a favore delle categorie più disagiate, ora si è finalmente arrivati a coniugare il lavoro di enti e associazioni con l’efficienza produttiva locale nelle aree strategiche della città. Riteniamo questo protocollo, assieme a quello di Mancasale, un esempio di buona pratica per tutta la comunità reggiana, dato che guarda ai bisogni e ai servizi urbani di cui cittadini, lavoratori e imprese hanno necessità”.
L’accordo è stato firmato dai sindacati Cisl, Cgil, Uil, il comune di Reggio Emilia, Unindustria, Cna, Legacoop, Confcooperative, Confartiginato, Confesercenti, Confcommercio, Camera di Commercio, Iren Ambiente e alcune realtà impegnate direttamente sull’area. Come già avvenuto per il parco di Mancasale, l’obbiettivo sarà quello di migliorare l’intera area per garantire: la sicurezza, la vivibilità ampliando l’area verde della zona, favorire l’insediamento di nuove attività produttive e la creazione di connessioni con altri poli industriali della zona.
“Per questi motivi a livello complessivo e provinciale – conclude Ballotta – come Cisl riteniamo improcrastinabile un patto per il lavoro che, come già adottato in Regione, metta insieme i diversi enti preposti allo sviluppo, il mondo produttivo e quello sindacale per delineare le strategie della nuova Reggio e indirizzarne lo sviluppo economico e sociale in modo equilibrato. L’obiettivo a noi caro è quello di superare quella tendenza di polarizzazione del benessere economico (i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri) evidenziato anche nel recente report della Coesione sociale”.