(Modena, 24 ottobre 2019) Stato di agitazione ai servizi demografici del Comune di Carpi. Lo ha deciso l’assemblea dei lavoratori, insieme ai sindacati Fp Cgil Modena e Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale, che ha votato e approvato il blocco degli straordinari, con richiesta d’incontro in prefettura. I circa quindici dipendenti non escludono anche ulteriori forme di protesta da mettere in campo nel periodo elettorale per le regionali, che si aprirà presumibilmente a dicembre.
«I problemi, conosciuti da tempo, coinvolgono la situazione occupazionale dei servizi di anagrafe, stato civile, servizio elettorale e polizia mortuaria, l’eccessivo turn over di questi anni, la sicurezza dello stabile tra via 3 Febbraio e via Peruzzi, la mancanza di una visione organica e organizzativa per il rilancio dei servizi – dichiarano Rakel Wiliana Vignali (Cisl Fp) e Marco Biagini (Fp Cgil) – L’ultimo stato di agitazione indetto dai lavoratori dei servizi demografici carpigiani era stato aperto nell’aprile 2015 e aveva portato ad alcuni tavoli operativi attraverso i quali, insieme agli amministratori, si era delineata una riorganizzazione degli orari e delle aperture ai cittadini.
Oggi la situazione è insostenibile e l’emergenza si può purtroppo considerare strutturale. Ci sono meno operatori, 24 addetti sono passati e andati via negli ultimi cinque anni – sottolineano Vignali e Biagini – Inoltre lamentiamo la mancanza di processi formativi, l’accumulo esagerato di arretrati sulle pratiche, con tetti di straordinario che superano la media e, aggiungiamo, la normalità. Nonostante alcune aperture degli ultimi mesi con il cambio di amministrazione, la situazione rimane uno stato d’emergenza continuo e non crediamo sia più tollerabile sia per lavoratori che per i cittadini», concludono Rakel Wiliana Vignali (Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale) e Marco Biagini (Fp Cgil Modena).