(Reggio Emilia, 29 giugno 2018) È stato firmato stamattina nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia il documento per la costituzione della consulta permanente per la legalità di Reggio Emilia, nuovo organismo promosso da Comune e Provincia di Reggio Emilia quale sede permanente di confronto sui temi del contrasto alla criminalità organizzata e della promozione alla cultura della legalità.
La consulta costituirà il nuovo soggetto preposto a supportare, con attività consultive, conoscitive e propositive, le politiche territoriali finalizzate alla prevenzione del crimine organizzato e della corruzione, nonché alla promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Alla cerimonia è intervenuto, tra gli altri, il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta.
La consulta nasce dalla volontà di non disperdere il patrimonio di conoscenza e consapevolezza maturato a seguito delle indagini e del processo Aemilia, che hanno portato alla luce significativi elementi e strumenti di lettura sulla storia del nostro territorio, della sua economia e della sua capacità di rispondere o di farsi piuttosto attraversare da fenomeni quali le infiltrazioni di stampo mafioso. La consulta si occuperà della messa a sistema delle informazioni derivanti dagli atti processuali e della redazione di documenti di sintesi sul processo Aemilia; della condivisione (attraverso l’uso dei social media, della comunicazione web e informatica) delle attività promosse dagli enti della consulta su temi quali la lotta all’infiltrazione mafiosa, la promozione della legalità, la diffusione di buone pratiche in tema di trasparenza amministrativa e vigilanza. Tra i compiti anche l’analisi di proposte e confronto con i soggetti operanti nel mondo economico e della produzione e lavoro in merito a procedure, protocolli e iniziative sul tema; la promozione di azioni in materia di beni sequestrati e confiscati.
Gli enti promotori dell’iniziativa sono 24. Oltre a Comune e Provincia di Reggio Emilia, ne fanno parte le Unioni dei Comuni Bassa reggiana, Colline matildiche, Terre di mezzo, Tresinaro Secchia, Val d’Enza, Pianura reggiana e Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, Camera di Commercio di Reggio Emilia, le associazioni di categoria, i sindacati (tra cui la Cisl Emilia Centrale) e il Forum del Terzo settore. Sono invitati permanenti le forze dell’ordine e gli enti/istituzioni del territorio impegnati sui temi dell’antimafia e della promozione della legalità.
La consulta sarà supportata da un comitato scientifico composto da professionisti esperti in materia di criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose sul territorio emiliano-romagnolo e gestione dei beni confiscati, quali Stefania Pellegrini, professore associato di Sociologia del diritto e del corso “Mafie e antimafia” all’Università di Bologna, ed Enzo Ciconte, studioso dei fenomeni di infiltrazioni mafiose al nord, consulente per la Commissione parlamentare antimafia.