(Cesena, 8 novembre 2018) “Il quadro rappresentato dalla Camera di Commercio – afferma Filippo Pieri, segretario generale CISL Romagna – conferma quanto da tempo diciamo, ovvero che i nostri territori hanno un’economia fondata su imprese a basso valore aggiunto e, conseguentemente, professionalità e redditi bassi. Occorre che le imprese e le istituzioni agiscano finché si è in tempo.”
Con questa dichiarazione il segretario cislino annuncia la redazione del dossier “I redditi 2017 in Romagna”, che nei prossimi giorni sarà presentata in occasione di un incontro e poi diffusa agli organi d’informazione, dando seguito a quello del 2016.
Pieri, prendendo spunto da quanto diffuso nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio della Romagna, rispetto alle intenzioni di assunzione delle imprese, ha espresso la considerazione sopra riportata. Infatti, secondo la Camera di Commercio, sarebbero 12.410 le nuove assunzioni che le imprese di Forlì-Cesena e Rimini farebbero entro la fine dell’anno, ponendo Forlì-Cesena come quarta provincia in regione per numero di assunzioni, mentre Rimini ultima.
I settori merceologici in cui sono previste le entrate sono quelli chimico, farmaceutico, trasporti, logistica e turistico, mentre le figure professionali maggiormente richieste sono addetti commerciali, alberghieri e di ristorazione. Permangono, invece, difficoltà nel reperire lavoratori specializzati in informatica, ingegneria, nella progettazione e conduzione dell’impiantistica. Altra nota critica riguarda la bassa ricerca di laureati da parte delle imprese, mediamente l’11%, e di alti profili, all’incirca il 16%, contro un dato nazionale del 22%.