(Modena, 4 agosto 2020) «Devono essere i pazienti a scegliere come e da chi completare le cure dentali lasciate in sospeso da Dentix». Lo ribadisce Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl), che giudica inaccettabile il comportamento di alcune finanziarie le quali hanno prestato i soldi ai clienti della catena di cliniche odontoiatriche (una si trova a Carpi) che non ha più riaperto dopo il lockdown.
«Abbiamo saputo che alcune finanziarie si stanno prodigando per far proseguire ai loro clienti le cure interrotte – spiega Massimo Rancati, operatore Adiconsum Emilia Centrale –
In pratica, esse contattano gli utenti, peraltro bypassandoci, per proporre cliniche alternative con cui sono ovviamente convenzionate. Si tratta di tentativi di compromesso al ribasso, con mere finalità dilatorie, per tentare di salvare in extremis un finanziamento che, invece, deve “cadere”».
È il caso di Deutsche Bank, che Adiconsum ha già diffidato dal proseguire queste operazioni.
L’associazione consumatori della Cisl ricorda che gli ex pazienti Dentix hanno esercitato correttamente i propri diritti e che riscontro prioritario, senza ritardi o proposte alternative, va ora dato alla richiesta di scioglimento del contratto di finanziamento, con restituzione delle rate versate, alla luce della diffida ad adempiere rimasta inevasa da Dentix e come previsto dall’art. 125-quinques del Testo Unico Bancario.
«Saranno poi i consumatori, e non certamente le finanziarie per loro conto, a scegliere il professionista sanitario a cui rivolgersi – aggiunge Rancati – Augurandoci una pronta soluzione della vicenda senza ulteriori ostacoli, chiediamo anche l’intervento delle istituzioni per affrontare il fenomeno di imprese che si occupano di salute e poi chiudono da un giorno all’altro.
Per parte nostra – conclude l’operatore Adiconsum Emilia Centrale – siamo pronti a chiamare in causa anche l’Arbitro Bancario e Finanziario, dovesse rendersi necessario».