(Modena, 9 settembre 2022) Un’altra amara sorpresa attende i modenesi in vista dell’autunno, soprattutto quelli che per il riscaldamento invernale sono abituati a usare stufe e camini.
La crisi del gas provocata dal conflitto tra Russia e Ucraina ha avuto conseguenze anche sulla legna, il cui prezzo al dettaglio è schizzato alle stelle.
«L’anno scorso un bancale di legna da ardere (circa 7-8 quintali di faggio o quercia) costava tra i 200 e i 220 euro – afferma Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale, l’associazione consumatori della Cisl che sta ricevendo diverse segnalazioni sul tema –
Prima di Ferragosto lo stesso bancale veniva offerto a 280-300 euro. Ieri il prezzo è arrivato a 350 euro.
Un aumento ancora più pesante riguarda il pellet, cioè i trucioli utilizzati come combustibile per il riscaldamento. Fino all’anno scorso un sacco da 15 chili costava tra i 5 e i 6 euro, adesso si compra a 12-15 euro.
Le cause di questi rincari sono molteplici. Dopo l’inizio della guerra russo-ucraina – spiega Cangini – è stato registrato un forte aumento dell’interesse dei consumatori per le biomasse, con un incremento degli acquisti di stufe a legna o pellet che a livello nazionale si aggira sul 20%.
La corsa all’acquisto ha generato, quindi, un aumento dei prezzi alla base che si sta riversando sul consumatore finale, anche a causa dell’incremento dei costi dell’energia per la trasformazione del legname.
A complicare ulteriormente il quadro è anche il blocco delle importazioni da Russia, Bielorussia e Ucraina, così come la riduzione di forniture di legna dai paesi dell’Est (per esempio Croazia e Romania) che temono interruzioni sulle forniture del gas.
Infine non si può escludere che alla base di questi aumenti ci sia anche una componente speculativa».
Adiconsum avverte che la forte domanda di pellet ha stuzzicato l’interesse di persone disoneste. Recentemente la Guardia di finanza ha sequestrato oltre 5 mila tonnellate di pellet da riscaldamento contraffatto e commercializzato in frode.
«Gli acquisti di pellet possono riservare brutte sorprese, specialmente in questo periodo – dichiara Cangini – Bisogna stare attenti alla qualità del materiale e al prezzo.
Consigliamo di controllare l’affidabilità del venditore e non fidarsi di offerte clamorose.
In alcune zone d’Italia è capitato che la società venditrice in realtà non esisteva ed è sparita dopo aver incassato i soldi dei clienti», conclude la responsabile di Adiconsum Emilia Centrale.