(Cesena, 27 luglio 2019) E’ quanto richiesto a tutela degli operatori della sanità che quotidianamente prestano servizio in reparti dove i rischi di aggressioni verbali e fisiche sono all’ordine del giorno. La Cisl Fp Romagna è al fianco di tutti i lavoratori e chiede interventi immediati e mirati alla piena tutela della salute e sicurezza dei professionisti .
“E assai recente l’ultimo accordo sottoscritto con l’azienda e le OOSS per aumentare nell’ambito di Rimini, il sistema di videosorveglianza nei punti ritenuti più “caldi” e come Cisl ne abbiamo chiesto ed ottenuto l’implementazione, ma abbiamo chiesto di integrare al sistema video anche quello audio”. Dichiara Dorella Lotti della FP Cisl Romagna Segretaria ambito sanità provincia Rimini. “Questo sia per una maggiore tutela della sicurezza, che come deterrente. Il fenomeno dell’aggressione verbale, in cui gli operatori sanitari vengono offesi e minacciati, anche di morte, è infatti, purtroppo, assai frequente. Nonostante ciò, a questa nostra specifica richiesta l’azienda non ha dato risposta positiva”.
Riteniamo fondamentale, in tale situazione, che l ‘Ausl Romagna dia risposte concrete su: maggiori strumenti di controllo, aumento del personale e presenza costante ed in numero adeguato dei “vigilantes”. Anche a livello regionale già a metà luglio si era espressa la Cisl. “Situazione intollerabile, riaprire subito il confronto con la Regione”, è stata la dichiarazione congiunta di Lavinia Carmela (segretaria regionale Cisl Fp) e Marisa Faraca (presidente regionale Cisl medici) indirizzata alla Regione sul tema delle aggressioni al personale sanitario. L’appello del sindacato è quello di riaprire un dibattito sul fenomeno al fine di creare misure e strategie per contrastarlo.