(Modena, 4 settembre 2018) Fuga dal sindacato? Non a Modena, dove anzi aumentano gli iscritti (almeno quelli della Cisl).
Lo afferma lo stesso sindacato di palazzo Europa commentando un articolo pubblicato oggi sul sito de La Repubblica. «A livello nazionale i sindacati hanno perso quasi mezzo milione di iscritti negli ultimi due anni», scrive il quotidiano citando un’indagine dell’istituto Demoskopika, secondo la quale il calo colpisce anche l’Emilia-Romagna (-46 mila iscritti).
«L’articolo de La Repubblica mi sorprende perché – dichiara il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – a Modena e Reggio Emilia i nostri iscritti non solo non calano, ma crescono. Alla fine del 2017 il tesseramento aveva raggiunto quota 96.604, in aumento di 2.984 unità (pari al +3,2 per cento) rispetto al 2016. Grazie a questi numeri la Cisl Emilia Centrale (nata nel 2015 dalla fusione tra la Cisl di Modena e quella di Reggio Emilia) si è confermata la prima struttura territoriale Cisl in Emilia-Romagna ed è diventata la settima in Italia».
Ballotta sottolinea che alla Cisl Emilia Centrale aderisce l’8 per cento della popolazione modenese e reggiana (1,2 milioni di abitanti) e che il 55,3 per cento degli iscritti Cisl è rappresentato dai lavoratori attivi, tra i quali aumentano soprattutto gli addetti della scuola, enti locali, sanità, terziario, trasporti, metalmeccanica e agroindustria.
«I numeri certificano la crescita costante della nostra organizzazione e il rafforzamento della sua presenza politica, sociale e di servizi ai lavoratori e pensionati – aggiunge il segretario Cisl – Siamo a un passo dal traguardo dei 100 mila iscritti, che ci siamo posti al momento della fusione tra le strutture di Modena e Reggio Emilia. Al di là dei numeri, però, ci conforta la fiducia che giovani, donne, immigrati, lavoratori e pensionati continuano a nutrire nei nostri confronti. A novembre presenteremo, per il terzo anno consecutivo, il nostro bilancio di sostenibilità, cioè lo strumento che analizza e misura l’impatto della Cisl sul territorio dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Il documento ha un alto valore strategico perché, dialogando con la comunità, ci permette di evidenziare i punti di debolezza dell’organizzazione e interrogarci su come rendere più efficace la nostra azione a difesa dei lavoratori e pensionati, tutela della loro dignità, miglioramento delle condizioni salariali, normative e professionali, per contribuire – conclude Ballotta – allo sviluppo dei nostri territori».