(Modena, 21 novembre 2018) La formazione dei lavoratori e responsabili aziendali è fondamentale nella prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne nei luoghi di lavoro.
E proprio a questo aspetto è dedicata l’iniziativa che Cgil Cisl Uil e il Comitato imprenditoria femminile hanno organizzato a Modena in occasione della Giornata mondiale contro le violenze alle donne, che ricorre domenica 25 novembre. L’iniziativa si svolge lunedì 26 alle 15 presso la Camera di commercio di Modena (via Ganaceto 134).
Intervengono Eugenia Bergamaschi (presidente Comitato imprenditoria femminile), Giuseppina Morolli (segretaria confederale Uil Emilia-Romagna), Giovanna Zanolini (Gruppo Donne e Giustizia), Malgara Cappelli (segreteria Fisascat Cisl Emilia-Romagna), Tamara Calzolari (segreteria Cgil Modena) e Irene Guadagnini (assessore Pari opportunità Comune di Modena).
Dopo la firma nel 2016 del protocollo contro le molestie nei luoghi di lavoro e le prime iniziative per far emergere i casi di molestie/violenza con questionari anonimi nelle aziende, quest’anno i sindacati e le rappresentanze imprenditoriali vogliono fare formazione nelle aziende per favorire l’emersione di tali fenomeni, ma soprattutto per creare le condizioni in azienda per accogliere le denunce. Nei questionari, infatti, alcuni lavoratori e lavoratrici hanno evidenziato che, di fronte a rimostranze o denunce inoltrate ai propri responsabili, a volte si tende a minimizzare questi episodi. Invece è importante cogliere i segnali e affrontare i problemi prima che si trasformino in fenomeni più gravi.
Diverse aziende modenesi, anche importanti come la Panini spa, hanno già dichiarato la disponibilità a erogare ore di formazione ai dipendenti e responsabili dei reparti per migliorare le relazioni di lavoro. «Rimuovere comportamenti molesti/violenti – affermano i rappresentanti Cgil Cisl Uil e il Comitato dell’imprenditoria femminile -~diventa fondamentale per migliorare le condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori e, di conseguenza, la loro produttività».
Sono un milione e 173 mila (pari all’8,5%) le donne che hanno subito molestie o ricatti sul posto di lavoro durante la loro vita lavorativa, nonostante l’obbligo dei datori di lavoro di tutelare la loro integrità fisica e morale. Eppure solo lo 0,7% delle donne ha denunciato, per paura di perdere il lavoro, la vergogna di essere giudicate dalla società e dai familiari, per mancanza di fiducia nelle forze dell’ordine o perché pensano che sia meglio trovare soluzioni individuali. In tante preferiscono lasciare il lavoro o rinunciare alla carriera.
Quella che avviene nei luoghi di lavoro è la forma di violenza in assoluto meno denunciata. Anche a Modena ci sono aziende in cui quasi il 40% dei lavoratori che hanno compilato i questionari ha denunciato una qualche forma di discriminazione o di violenza. Questo avviene non solo tra le donne; anche uomini hanno rivelato di aver subito comportamenti molesti, spesso di natura psicologica.
L’iniziativa di sindacati e Comitato imprenditoria femminile rientra tra le azioni attuative della normativa regionale sul Piano antiviolenza nei confronti delle donne, che riconosce un ruolo attivo alle parti sociali nel contrasto alle molestie nei luoghi di lavoro. Ciò è previsto anche nei Piani sociali di zona, che assegnano un compito importante alla formazione nei luoghi di lavoro per migliorare l’accoglienza/ascolto delle donne vittime di violenza.
Sindacati e imprese firmatari del protocollo sono, inoltre, impegnanti a sostenere le vittime di violenza subita anche fuori dai luoghi di lavoro, attraverso i congedi retribuiti previsti dal Jobs Act, l’invio a strutture accreditate attraverso la procedura del Piano regionale contro la violenza di genere, il reinserimento lavorativo per favorirne l’autonomia economica.