(Modena, 2 gennaio 2020) Ricorre quest’anno il 70 esimo anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, avvenuto il 9 gennaio 1950, quando la polizia uccise sei operai durante la manifestazione per la riapertura della fabbrica. Per l’occasione giovedì prossimo 9 gennaio i sindacati promuovono speciali iniziative di commemorazione.
Il programma comincia alle 9 presso il cippo ai caduti delle ex Fonderie in zona Crocetta (cavalca ferrovia via Menotti/via Santa Caterina). I segretari generali di Cgil Modena Manuela Gozzi, Cisl Emilia Centrale William Ballotta e Uil Modena-Reggio Luigi Tollari, unitamente alle autorità cittadine, deporranno corone di alloro in memoria di Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti, che morirono sotto i colpi della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del Lavoro per chiedere la riapertura della fabbrica, contro la serrata e i licenziamenti massicci decisi dalla direzione delle Fonderie.
Alle 18 presso AGO Modena Fabbriche Culturali (largo Porta Sant’Agostino 228 e via Berengario 20) verrà inaugurata la mostra fotografica “9 Gennaio 1950 – 9 Gennaio 2020: la memoria della città”. La mostra, che rimarrà aperta fino all’8 marzo (orari apertura: mercoledì, giovedì, venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 10-13 e 15-18), è stata realizzata grazie all’iniziativa dei sindacati pensionati di Cgil Cisl Uil che, attraverso il lavoro di un gruppo di attivisti sindacali, hanno raccolto decine e decine di immagini, documenti, articoli di giornali d’epoca e video (tra cui il film girato da Carlo Lizzani in occasione dei funerali). La mostra ripercorre, attraverso materiale per buona parte inedito, i giorni immediatamente precedenti e la mattina del 9 gennaio 1950, i funerali, la manifestazione in occasione del trigesimo dell’eccidio, le commemorazioni degli anni successivi.
Alle 20.30 nella chiesa di S. Agostino (piazza S. Agostino 6) si terrà un concerto dell’orchestra da camera Momus, che suonerà lo “Stabat Mater” di Luigi Boccherini (direttore Stefano Seghedoni, soprano Cristina Park, letture dell’attrice Franca Lovino).
L’ingresso a mostra e concerto sono gratuiti. Info: reception AGO 059.6138098.
Per la loro drammaticità, i fatti del 9 gennaio 1950 segnarono il culmine di un clima conflittuale nei luoghi di lavoro in provincia di Modena e in tutto il Paese nel primo decennio del dopoguerra. L’eccidio dei sei lavoratori e il ferimento di altri 200 (molti dei quali non si presentarono agli ospedali per paura di essere fermati) rappresentò la sproporzione tra la brutale repressione e la richiesta di democrazia avanzata a gran voce dalle lavoratrici e dai lavoratori modenesi. Fu anche con il sacrificio di quelle vite umane e quella dura stagione di lotte per i diritti che si avviò il difficile cammino della costruzione della democrazia e del civile convivere nella nostra provincia.
Le iniziative per il 70 esimo anniversario del 9 gennaio 1950 si avvalgono della collaborazione con il Comune di Modena, la Regione Emilia-Romagna, AGO Modena Fabbriche Culturali e il contributo dell’Istituto Storico di Modena.