(Reggio Emilia, 22 febbraio 2018) Dalla città di Reggio Emilia all’Europa, dalle tematiche del lavoro a quelle del fisco, ma anche welfare, immigrazione e riconoscimento dei corpi intermedi come i sindacati. Sono i temi sui quali la Cisl Emilia Centrale – il sindacato che tra Reggio e Modena associa 96 mila lavoratori e pensionati – interroga alcuni candidati reggiani al Parlamento. L’incontro/dibattito, aperto a pubblico e stampa, è in programma domani, venerdì 23 febbraio, dalle 10 alle 13 all’Auditorium Simonazzi della Cisl, in via Turri, a Reggio. Intervengono Maria Edera Spadoni (M5s), Roberta Rigon (Centro Destra – Fratelli d’Italia), Mirko Tutino (LeU) e Vanna Iori (Pd).
«Tra i temi locali che discuteremo con i candidati – anticipa il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – vorremo discutere della declinazione territoriale del patto per il lavoro, di come contrastare l’illegalità nei luoghi di lavoro e quali nuove professionalità sviluppare. Tra le opere strategiche per la mobilità: il completamento della tangenziale a Ovest, la risoluzione delle criticità viarie in Appennino o sulla via Emilia a Rubiera, la bretella di Rivalta… Abbiamo già proposto di integrare i servizi socio-sanitari per rispondere ai bisogni crescenti di una popolazione reggiana sempre più anziana. E come sindacato ci interroghiamo sulle prospettive di lavoro nel contesto dell’industria 4.0».
Tra i temi generali al primo posto c’è il lavoro. La Cisl chiede di favorire l’occupazione giovanile e femminile, valorizzare la contrattazione nazionale e aziendale, attuare politiche attive, potenziare i Centri per l’impiego e migliorare l’alternanza scuola-lavoro. «Bisogna abbassare il costo del lavoro stabile intervenendo sul cuneo fiscale – aggiunge Ballotta – Lavoratori e pensionati hanno pagato la quota maggiore del costo della crisi con un maggiore onere fiscale: da qui la nostra proposta di legge di iniziativa popolare, basata su riduzione Irpef, Naf (Nuovo assegno familiare), imposta sulla grande ricchezza, federalismo fiscale, lotta all’evasione».
Le proposte Cisl sul welfare comprendono un patto per la natalità, politiche di inclusione, una normativa quadro nazionale per la non autosufficienza, contrasto alla povertà, potenziamento della prevenzione e tutela della salute anche attraverso forme di welfare contrattuale per i lavoratori.
«Per mantenere il nostro welfare sono essenziali l’immigrazione e i contributi dei migranti, che devono essere considerati una risorsa, non un problema. Per questo, però, c’è bisogno di un’Europa più integrata politicamente ed economicamente, per attuare – conclude il segretario generale della Cisl Emilia Centrale – politiche sociali e contrattuali capaci di contrastare la disoccupazione, l’esclusione sociale e lo sfruttamento dei lavoratori».