(Reggio Emilia, 8 gennaio 2021) “Un grandissimo dolore, per il quale esprimiamo vicinanza alla famiglia, e la consapevolezza che dobbiamo fare qualcosa di diverso e più incisivo”. Domenico Chiatto, segretario Cisl Emilia Centrale, interviene dopo il primo infortunio mortale dell’anno occorso a un artigiano 50 enne, di Sorbara, a Guastalla.
“Sono tre gli infortuni mortali a Reggio Emilia in meno di un anno per cadute dall’alto e questo, indipendentemente che si tratti di lavoro dipendente o professionale, ci deve interrogare su cosa non funziona nella sicurezza. Premesso che per accertare le cause dell’accaduto nell’ultimo caso abbiamo piena fiducia nell’operato dell’inchiesta della Procura, credo che dovremo affiancare il tema della formazione a quello di un cambiamento culturale sull’utilizzo dei sistemi di sicurezza. Questo cambiamento dovrà interessare tutto il mondo del lavoro, privati compresi: la vita è un dono assoluto che dobbiamo salvaguardare ad ogni costo. E’ quindi necessario rafforzare il sistema dei controlli sia da parte degli enti ispettivi che dai committenti che affidano i lavori in appalto all’interno delle loro attività produttive”.
“Analizzando le lesioni mortali – ben 497 quelle accadute nel periodo 2005 – 2017 -, escludendo lo schiacciamento che rappresenta la prima causa dei morti sul lavoro, sono il 33% i decessi da fratture, la maggior parte dei quali da trauma cranico per cadute spesso dall’alto. E’ giunto il momento di dare una svolta a questi infortuni fotocopia che, in un decennio, possono consentirci di salvare 150 persone in regione”.