(Modena, 16 novembre 2016) Prosegue la mobilitazione dei lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro contro il taglio alla produttività e la restituzione di emolumenti già corrisposti e certificati.
Dopo la protesta nazionale del 26 ottobre, domani – venerdì 17 novembre – è in programma una nuova manifestazione. A Modena i dipendenti dell’Ispettorato del lavoro daranno vita a un presidio dalle 11 alle 13 davanti alla prefettura e saranno ricevuti dal prefetto.
Ricordiamo che la mobilitazione è promossa dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa per la mancata retribuzione della produttività 2016 e la probabile restituzione degli emolumenti percepiti nel 2015, benché certificati dal Ministero dell’Economia e validati dalla Corte dei Conti. Il salario accessorio 2016 non è ancora stato assegnato per la mancata certificazione degli uffici preposti dovuta alla mancata nomina del presidente dei revisori.
«Non basta il blocco dei contratti del pubblico impiego in vigore da quasi novi anni, ma non si hanno neppure notizie delle risorse del fondo 2017 – dicono i sindacati – Inoltre è stato determinato il taglio di oltre 7 milioni di euro al fondo di amministrazione 2015, somme peraltro già percepite dai lavoratori che l’amministrazione inevitabilmente procederà a recuperare». Sindacati e lavoratori denunciano anche problemi organizzativi del servizio ispettivo, tenuto conto dell’importanza del ruolo, ma soprattutto del rischio degli ispettori preposti alla lotta al lavoro nero: svolgono la loro attività utilizzando mezzi di trasporto personali, anticipandone le spese, e si avvalgono di banche dati non aggiornate.
A ciò si aggiunge il fatto che a Modena, su un organico di 54 unità, una parte di ispettori è distolta dalle mansioni proprie per svolgere lavoro amministrativo a causa del blocco delle assunzioni. «A distanza di oltre un anno dall’istituzione dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, che dovrebbe assemblare i vari soggetti preposti al controllo sulle irregolarità del mondo del lavoro (Inps, Inail), non è ancora stata strutturata l’organizzazione sia a livello centrale che periferico, e soprattutto la dotazione organica necessaria – affermano i sindacalisti Vincenzo Santoro (Fp Cgil Modena), Elena Belli (Cisl Fp Emilia Centrale) e Francesca Arena (Uil Pa Modena-Reggio) –
Infine, sottolineiamo la carente tutela che dovrebbe essere prevista per lo svolgimento dell’attività ispettiva, spesso esercitata di notte e nei giorni festivi.
A Modena c’è anche l’annoso problema della sede di servizio visto che quella attuale, non è adeguata al servizio e sottodimensionata rispetto al personale presente. Anche se va dato al nuovo direttore di mettere mano alle tante criticità, a cominciare dalla ricerca di una nuova sede con spazi consoni a garantire la privacy dei cittadini».