(Modena, 15 febbraio 2024) «La vicenda della sospensione del rappresentante degli studenti dell’Ites Barozzi di Modena sta assumendo ogni giorno di più una dimensione che si sarebbe dovuta e potuta evitare per tempo dando ascolto ai tanti che, sia prima del pronunciamento del consiglio di istituto sia subito dopo, a provvedimento non ancora notificato, si sono adoperati per chiedere di non comminare un provvedimento così grave o di ritirarlo quando ancora si era in tempo per poterlo fare».
Lo affermano Flc Cgil Modena e Flc Cgil Emilia-Romagna, Cisl Scuola Emilia Centrale e Cisl Scuola Emilia-Romagna, Snals Confsal Modena e Snals-Confsal Emilia-Romagna.
Per i sindacati i particolari e gli elementi che emergono, le dichiarazioni e le prese di posizione definiscono un quadro che, complicandosi sempre di più, alimenta tensioni e preoccupazioni all’interno di tutta la comunità del Barozzi: il personale, gli studenti, le famiglie.
«Tra questi ci sembra di particolare gravità il fatto che la posizione, netta e chiarissima, del consiglio di classe non sia tra gli elementi informativi a disposizione dell’Ufficio scolastico regionale, tanto che – aggiungono le sigle – gli stessi componenti del consiglio di classe avrebbero chiesto di essere ricevuti dal vicedirettore dell’Ufficio scolastico regionale.
Tutto ciò contribuisce ad alimentare un clima tossico che non rende giustizia a quello che deve essere il ruolo della scuola: un ambiente sereno nel quale anche la critica e la dialettica non sono pretesto per assurde e spropositate sanzioni, ma occasione di confronto e crescita».
Per questi motivi le organizzazioni sindacali della scuola provinciali e regionali hanno richiesto un incontro urgente al vicedirettore dell’Ufficio scolastico regionale Bruno Di Palma.
L’incontro serve per illustrare quanto emerso durante l’assemblea dei docenti del Barozzi tenutasi lo scorso 5 febbraio e il contenuto dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’assemblea stessa, con il quale si dà mandato ai sindacati di “operare a ogni livello per rappresentare la grave situazione di forte tensione e il clima di disagio che da tempo coinvolge la scuola”.