(Forlì, 28 giugno 2019) Stiamo sempre più frequentemente assistendo nel nostro territorio alla nascita di strutture assistenziali private, in cui vengono ricoverati i nostri “nonni”, e spesso viene chiesto agli “operatori socio sanitari”, i cosiddetti OSS, di agire in maniera non conforme alle leggi ed ai profili professionali.
Infatti nelle scorse settimana i lavoratori OSS di una cooperativa del forlivese si erano rivolti ai sindacati in quanto il loro datore di lavoro gli imponeva la preparazione e la somministrazione dei farmaci agli ospiti. Questa attività non è conferme alle leggi né al contratto di lavoro, avviene quindi senza averne né titolo né competenze per farlo, perché tale compito è esclusivo del personale infermieristico.
In questo modo il datore di lavoro “aggira” norme e regolamenti mettendo a serio rischio la salute dell’ospite ed esponendo il lavoratore a procedimenti di natura penale per esercizio abusivo della professione.
Per questo come sindacati, FP CGIL – FISASCAT CISL ROMAGNA – UIL FPL, abbiamo attivato una vertenza nei confronti della cooperativa forlivese che impartiva questi erronei ordini ai propri dipendenti e siamo arrivati fino all’incontro presso la Prefettura di Forlì-Cesena per risolvere la questione.
Dopo due incontri con gli avvocati e la proprietà della Cooperativa, l’Azienda USL Romagna ha chiarito che l’attività di “prelievo del farmaco dal blister ed il dosaggio di farmaci anche complessi è di esclusiva competenza del personale infermieristico”.
E’ stata così stabilita una corretta applicazione dell’attività degli OSS, tutelando la salute dell’anziano e riconoscendo le giuste professionalità e responsabilità dei lavoratori.
Come sindacati, FP CGIL – FISASCAT CISL ROMAGNA – UIL FPL, riteniamo che le sempre più frequenti politiche e logiche di mercato e profitto non possano mai esporre sia l’ospite che l’OSS a pericoli di alcun tipo.