(Modena, 6 dicembre 2018) È stato approvato a larga maggioranza dalle assemblee dei lavoratori il nuovo contratto collettivo di lavoro degli impiegati di Lapam Federimpresa di Modena e Reggio Emilia. L’accordo, che decorre dal 1° gennaio 2018 e scade il 31 dicembre 2020, si applica ai 541 dipendenti Lapam e degli enti a essa collegati. Il precedente contratto era scaduto il 31 dicembre 2017.
«Siamo molto soddisfatti perché abbiamo rinnovato un ottimo contratto, sia dal punto di vista economico che normativo – commenta il sindacalista Alessandro Martignetti, componente della segreteria Fisascat Cisl Emilia Centrale – Con questo accordo introduciamo misure innovative che valorizzano una diversa organizzazione del lavoro resa possibile dalle tecnologie informatiche».
La parte economica prevede un aumento dell’1,5% annuo per tre anni, pari a 70 euro mensili lordi al terzo livello. Nella retribuzione di novembre, in pagamento a dicembre, saranno erogati gli arretrati maturati da gennaio 2018. Sono stati migliorati i parametri del premio di produttività, che potrà essere convertito in prestazioni di welfare.
La parte normativa prevede l’aumento della quota previdenziale a carico del datore di lavoro, l’anticipo del tfr (trattamento fine rapporto) per l’istruzione e formazione dei figli, nuove indennità disagio per trasferimenti con distanza superiore ai 20 km, l’implementazione del progetto pilota di smart working (lavoro da casa).
«Il nuovo contratto collettivo di lavoro della Lapam Federimpresa di Modena e Reggio Emilia – aggiunge Martignetti – contempla la possibilità per le donne che hanno partorito di chiedere il part time fino a tre anni di età del bambino. Infine per tutti i lavoratori, sia donne che uomini, abbiamo ottenuto l’aumento delle ore di permesso retribuito per cure salva-vita e – conclude il segretario Fisascat Cisl – la possibilità di ottenere il part time a fronte di patologie oncologiche».