(Bologna, 4 aprile 2019) “Riteniamo incomprensibile e irresponsabile – dichiara Massimo Mazzeo Fim Cisl Area metropolitana bolognese, l’atteggiamento delle organizzazioni sindacali che stanno in questi giorni, nelle assemblee e a mezzo stampa, fomentando ingiustificati allarmismi e timori tra lavoratori e istituzioni locali su presunti e fantomatici esuberi collegati alla vendita di Magneti Marelli”.
“Appare -prosegue il sindacalista- perlomeno singolare che le acclamate iniziative a sostegno della richiesta d’incontro con l’azienda giungano proprio in prossimità del prossimo appuntamento richiesto dalla Fim CISL e già programmato per il prossimo 15 aprile. Negli incontri avvenuti a fine ottobre, al momento dell’annunciata vendita della Marelli alla Calsonic Kansei, l’azienda ha pubblicamente dichiarato che non sono in discussione ridimensionamenti occupazionale che anzi la nuova società sarà il frutto di una vera e propria fusione con il mantenimento della sede operativa a Corbetta. Riteniamo poi quanto meno singolare la richiesta di uscire dal CCSL, il contratto specifico del Gruppo, che è stato appena sottoscritto portando significativi miglioramenti normativi e aumenti salariali ( superiori persino a quelli degli altri contratti dei metalmeccanici) ben superiori all’inflazione programmata”.
“Ci viene – afferma Mazzeo – piuttosto il sospetto che le organizzazioni sindacali rimaste fuori dalla contrattazione facciano fatica ad accettare l’ennesimo fallimento e incapacità di portare a casa risultati in termini negoziali. Da parte nostra non nascondiamo una certa preoccupazione legata,tuttavia, al generale rallentamento dell’economia e in modo particolare alla crisi generale del settore auto che ha portato ad un calo generale delle immatricolazioni e ha costretto altri importanti player internazionali a dichiarare esuberi. Stanno delineandosi nuove sinergie e alleanze tra i costruttori di auto che si preparano, riorganizzandosi, in vista di una nuova epoca che porterà alla transizione al motore elettrico che seppur ancora in una fase primordiale sta cominciando a realizzarsi”.
“In questa ottica – conclude il sindacalista Fim – riteniamo possa essere rientrata la scelta di vendita della Magneti Marelli che con il passaggio alla Calsonic Kansei potrebbe avere maggiori possibilità di trovare spazi per lo sviluppo del motore elettrico in mercati, come quello europeo, dove devono ancora delinearsi quote importanti di mercato. Da parte nostra seguiremo attivamente e attentamente le evoluzioni e il passaggio alla nuova società nelle sedi opportune dove normalmente avvengono gli incontri e le trattative sindacali”.