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Philip Morris vuole far ripartire la produzione. Femca Cisl :”Solo ragioni economiche, nessun servizio essenziale”

philip morris

(Bologna, 27 marzo 2020) Si è svolto ieri in via telematica l’incontro tra le organizzazioni sindacali e Philip Morris Italia. “L’azienda- riferisce Susy Marseglia, segretaria generale della Femca Cisl Area metropolitana bolognese” ci ha comunicato l’intenzione di far ripartire la produzione, nello stabilimento di Valsamoggia, già dal terzo turno di domenica 29 marzo, inviando pertanto, la comunicazione al Prefetto, come da Dpcm del 20 marzo 2020”

“Decisione motivata – prosegue la sindacalista Femca – con la necessità di creare magazzino per poter continuare a rifornire il mercato italiano e quello giapponese di alcuni prodotti specifici, che potrebbero scarseggiare e indurre il consumatore a rivolgersi verso altri competitors. Decisione a nostro parere del tutto aleatoria visto che secondo le dichiarazioni , da Losanna, fatte dalla casa madre ai mercati finanziari sono garantite le scorte di prodotti per almeno 2/3 mesi. Deduciamo pertanto, che la motivazione di far ripartire la produzione il 29 marzo, anziché protrarre la fermata fino al 3 aprile, come indicato nel decreto, sia meramente legata a motivazioni economiche e pertanto lontane dalla necessità di garantire un servizio essenziale”.

“Nonostante la nostra netta opposizione – conclude Marseglia- l’azienda ha mantenuto la propria posizione, limitando solo il numero dei lavoratori coinvolti nella riapertura a circa il 50% della forza lavoro impiegata a regime e su base volontaria incentivandoli con un gettone di 100 euro, mentre il resto dei dipendenti resterà in Cigo 100%. Insieme alle RSU Femca Cisl abbiamo espresso il nostro disappunto e ci riserviamo di intraprendere iniziative confacenti a far recedere l’azienda da tale decisione”.

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Ufficio Stampa