(Bologna, 6 agosto 2024) Nuovi equilibri tra servizi di welfare, tempi di vita e di lavoro, retribuzioni e costi dell’abitare, quotidianità professionale e attese di carriera sono le priorità, nel territorio metropolitano bolognese, per il lavoro e per rendere attrattive imprese e territorio. E’ quanto emerge dalla ricerca “Welfare, competenze, partecipazione: leve di attrazione per Emilia-Romagna. Analisi e proposte su attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevate specializzazione nel territorio regionale”, a cura della Fondazione Tarantelli e Cisl Emilia Romagna, realizzata con un questionario, somministrato a lavoratori del territorio regionale, insieme ad interviste ai segretari generali delle categorie. Una ricerca concepita come contributo del mondo del lavoro sul tema dello sviluppo dell’attrattività del territorio per i profili professionali più qualificati.
Buona formazione (53,1%) stabilità (52,8%), garantire un’alta retribuzione (50,8%) dinamismo di ruoli, mansioni e progetti sono i requisiti che rendono maggiormente attrattivo un lavoro. Attenzione alla conciliazione vita-lavoro e ai bisogni familiari (62,3%), notorietà di buon posto di lavoro diffusa tra i dipendenti (39,9%) e solidità economica (37,7%) le caratteristiche aziendali maggiormente valorizzate. Flessibilità di orario (58,9%), welfare aziendale (55,6%), benefit economici (50,3%), percorsi di carriera ben delineati (50%) e autonomia decisionale (41,3%) le azioni organizzative che rendono un’azienda maggiormente attrattiva. Buone infrastrutture e servizi a supporto della famiglia (65,4%), corsi di aggiornamento professionali di qualità (45%) e sistema di eccellenza nel campo di specializzazione (45%) a proposito di cosa è importante che il territorio offra. Costi abitativi sostenibili (66,8%), efficienza nei servizi di base (rifiuti, trasporti, verde pubblico, ecc) ma anche offerta di stimoli culturali (36,9%) e inclusività delle diversità (36,3%) le caratteristiche che la città, in cui vivere, deve avere.
“Cambia – dichiara Enrico Bassani, segretario generale Cisl Area metropolitano bolognese – il mondo del lavoro e cambia il modo di vivere il lavoro, la vita dentro l’azienda e quella fuori da essa sono da considerare sempre più connesse. La ricerca, infatti, conferma da una parte il legame tra qualità del lavoro e attrattività del territorio dall’altra la crescita del rapporto inverso: maggiore qualità di vita nel territorio genera attrattività verso il lavoro. Non è quindi unicamente la busta paga a determinare la scelta di un lavoro bensì una formula più complessa che prende in considerazione opportunità di formazione e carriera, conciliazione di tempi vita-lavoro, costi abitativi ma anche welfare e mobilità. Alla luce poi di una maggiore propensione, anche culturale, alla mobilità residenziale occorre, quindi, un impegno comune da parte di tutti, istituzioni, parti datoriali e parti sociali per individuare e perseguire azioni strategiche volte a rendere il territorio attrattivo, le imprese competitive e sostenere il benessere e l’occupabilità dei lavoratori”.