(Modena, 16 luglio 2021) Dopo i protocolli firmati con il Comune di Modena e il Comune di Carpi, ieri è stato sottoscritto il protocollo d’intesa anche tra Comune di Sassuolo, Cgil Cisl Uil e le rispettive categorie sindacali di riferimento, per la promozione di buona occupazione nel settore del food delivery. Per il Comune erano presenti il sindaco Gian Francesco Menani e l’assessore al Commercio Massimo Malagoli.
Il protocollo, in continuità con quelli firmati a Modena e Carpi, si è reso necessario per migliorare le condizioni di lavoro dei ciclofattorini (cosiddetti rider) in un settore in cui, anche a fronte della pandemia, in questi mesi i volumi di lavoro e gli utili d’impresa sono aumentati, mentre le condizioni dei lavoratori sono peggiorate sia in termini di diritti che salariali.
«Sempre più spesso ci sono persone che hanno in questo tipo di lavoro l’unica fonte di reddito e, allo stato attuale, le loro condizioni di lavoro non sono dignitose – affermano Cesare Pizzolla (Cgil Modena), Rosamaria Papaleo e Daniele Donnarumma (Cisl Emilia Centrale), Lorenzo Tollari (Uil Modena e Reggio) – Infatti non viene loro applicato un contratto nazionale di categoria firmato dai sindacati maggiormente rappresentativi, che darebbe un perimetro certo di tutele normative e salariali. Ora il lavoro è pagato sostanzialmente a cottimo in base al numero di consegne e non al tempo complessivo in cui il lavoratore è impegnato. Lo stesso numero di commesse è regolato da un algoritmo che determina una discriminazione tra i lavoratori nell’assegnazione delle stesse».
A fronte di questa realtà, tuttavia, è stato siglato nei mesi scorsi un primo accordo a livello nazionale tra Cgil Cisl Uil e Just Eat Takeaway, accordo che riconosce i rider come lavoratori subordinati e, conseguentemente, riconosce loro tutti i diritti attraverso l’applicazione del ccnl merci-logistica siglato dai sindacati maggiormente rappresentativi.
I sindacati ritengono questo accordo un esempio positivo da seguire anche da parte di tutte le altre piattaforme del food-delivery. Anche il protocollo firmato con il Comune di Sassuolo ha lo scopo di migliorare le condizioni dei rider che operano sul territorio comunale, ribadendo che il lavoro deve essere di qualità, stabile e adeguatamente remunerato, rivendicando il riconoscimento di pieni diritti e tutele al pari dei lavoratori subordinati, così come peraltro previsto da molte sentenze dei tribunali in Italia e dallo stesso accordo siglato con Just Eat Takeaway.
L’accordo recepisce i contenuti del recente Patto regionale per il lavoro e il clima declinandolo a livello territoriale. L’amministrazione comunale di Sassuolo, così come gli altri Comuni della provincia di Modena che hanno firmato e firmeranno protocolli simili, si impegna a promuovere questa intesa nei confronti degli operatori economici del delivery presenti sul territorio.
Inoltre l’amministrazione comunale promette di favorire meccanismi di “discriminazione positiva” per gli operatori economici del delivery che si riconoscono in questa intesa, attraverso una sensibilizzazione di esercenti e consumatori a utilizzare le piattaforme etiche e con maggior sensibilità sociale. Si chiede anche che da parte delle piattaforme sia posta particolare attenzione nell’adozione di misure di protezione per la salute e sicurezza dei fattorini, specifiche anche per il contrasto e il contenimento del Covid-19.
Inoltre l’amministrazione comunale si adopera per individuare primi interventi mirati a migliorare le condizioni di lavoro dei rider, con la predisposizione di spazi attrezzati al coperto dove poter sostare in sicurezza e al riparo e dove poter ricaricare i cellulari. Il Comune si impegna anche a ricercare collaborazioni con officine per riparazioni di biciclette e motorini a prezzi convenzionati. Compatibilmente con le risorse a disposizione, l’amministrazione comunale verificherà i tragitti di percorrenza dei rider promuovendo interventi per migliorare la sicurezza.
L’amministrazione comunale di Sassuolo istituisce un tavolo permanente tra le parti coinvolte per monitorare la coerenza tra i principi e gli impegni assunti dall’intesa.
«Pensiamo che questo protocollo sia un importante punto di partenza per dare prime risposte sul territorio e – concludono Cesare Pizzolla (Cgil Modena), Rosamaria Papaleo e Daniele Donnarumma (Cisl Emilia Centrale), Lorenzo Tollari (Uil Modena e Reggio) – un utile contributo per estendere la regolamentazione delle condizioni dei rider attraverso la contrattazione collettiva nazionale».