(Cesena, 23 gennaio 2018) In un Azienda sanitaria delle dimensioni della Romagna le grandi riorganizzazioni richiedono tempo, ma soprattutto il coinvolgimento, fin dalla progettazione di nuovi sistemi organizzativi, di quanti sono impegnati nell’erogare quotidianamente quell’assistenza sanitaria che ci distingue per qualità, competenze e dedizione professionale; con il coinvolgimento degli operatori che sono il cuore dell’assistenza sanitaria e della prevenzione del nostro territorio.
Questi professionisti chiedono con forza di essere valorizzati nei processi riorganizzativi e produttivi. e non possono tacere quando il quadro dei servizi rivolti ai cittadini non tiene conto delle loro valutazioni, esperienze professionali e conoscenze dei bisogni del territorio. Un territorio, quello romagnolo, costituito da diversi ambiti, con diverse specificità, che non possono essere semplicemente annullate dalla ricerca di un diverso assetto organizzativo.
I progetti vanno costruiti dal basso, sulla base di esperienze, culture, modalità e con la partecipazione dei professionisti che meglio conoscono le nostre comunità nei loro bisogni di salute. Allora se i progetti di riorganizzazione proposti dall’Azienda Ausl dei dipartimenti clinici, amministrativi, della prevenzione, della cura della malattie mentali non trovano consenso presso questi professionisti qualcosa non funziona. Vuol dire che progetti calati dall’alto non aiutano la vita lavorativa di quanti si dedicano, alla prevenzione ed alla cura della salute, ed al recupero del disagio sociale.Per questo la CISL FP Romagna parteciperà in rappresentanza di tutte le professioni della dirigenza a questi processi fin dalle fasi progettuali per valorizzare al meglio tutte le figure professionali. La Cisl FP sarà al fianco, sempre, di quanti quotidianamente “ci mettono la faccia” nel loro lavoro; di quanti credono nella salute e nella sicurezza del nostro territorio.
CISL FP ROMAGNA