(Imola, 11 gennaio 2019) Cisl Area metropolitana bolognese e Cisl Funzione Pubblica esprimono completo dissenso a proposito della decisione del Comune di Imola di procedere con la reinternalizzazione di alcuni servizi della scuola d’infanzia, ora gestiti dal sistema integrato pubblico privato. “Le politiche del lavoro – denunciano Cisl e la sigla della Funzione Pubblica – non si fanno facendo perdere posti di lavoro”.
Uno dei casi in questione è la Scuola dell’infanzia comunale Gasparetto (quartiere Zolino) che ha attualmente tre sezioni su quattro gestite da Solco Imola (consorzio di cooperative sociali) attraverso un accordo quadro con il Comune, scaduto il 31/12/2018.
L’ipotesi di reinternalizzazione verrebbe attuata mantenendo tre sezioni fino a giugno 2019, per poi passare a due sezioni nel prossimo anno scolastico 2019/20 e ad una per l’anno scolastico successivo 2020/2021. Al momento sono sei gli educatori coinvolti da questa riorganizzazione per i quali non è ancora stato definito come proseguiranno.
“E’ necessario – dichiarano congiuntamente Cisl e la sigla della Funzione Pubblica – capire l’impatto occupazionale che tale reinternalizzazione comporta. Chiediamo, quindi, urgentemente all’Amministrazione comunale di fare un ragionamento più ampio sui servizi dell’infanzia convocando un Tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, per garantire da una parte la qualità dei servizi nei confronti dei bambini e dall’altra la tenuta occupazionale per gli educatori che da anni lavorano in tali servizi e vantano una elevata professionalità”.
“Il sistema pubblico – proseguono le organizzazioni sindacali – mai come ora, in questa fase di blocco di assunzioni, deve guardare all’integrazione tra pubblico e privato. Integrazione di successo se applicata in un sistema che valorizzi anche la professionalità dei dipendenti non direttamente pubblici che, a parità di qualifica, devono avere pari salario e pari condizioni di lavoro”.