(Modena, 15 febbraio 2024) Ieri vertice in municipio a Modena tra Cisl, Cgil e Uil e gli assessori Filippi e Bosi. “Manca qualità del lavoro. Ora Modena in campo per i fondi di Regione e Governo”
«Senza interventi strutturali e capaci di rendere Seta attrattiva per gli autisti, la riduzione delle corse sarà solo l’inizio di un declino inarrestabile per il trasporto pubblico locale, un servizio fondamentale per migliaia di cittadini e famiglie a Modena.
Da oggi inizia un confronto che sarà costante non solo con il Comune, ma anche con i vertici dell’azienda e dell’Agenzia per la mobilità.
Sul territorio stiamo facendo e faremo tutti la nostra parte, occorre però che dalla Regione e dal Governo si prenda coscienza del problema, favorendo l’arrivo delle risorse necessarie».
Si sono espressi in modo più che chiaro i rappresentanti delle segreterie modenesi di Cisl, Cgil e Uil, unitamente alle rispettive categorie Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti, nel corso di un incontro svoltosi ieri in municipio a Modena con gli assessori Alessandra Filippi (mobilità sostenibile) e Andrea Bosi (politiche per il lavoro).
Un incontro fortemente richiesto dai sindacati, con l’obiettivo, spiegano, «di riportare il trasporto pubblico locale al centro dell’agenda politica delle istituzioni modenesi, a cominciare dal Comune capoluogo che di Seta è un grande azionista».
«Da troppo tempo ci sono in sospeso questioni che aggrediscono la qualità del lavoro in Seta: stipendi troppo bassi, turni sfibranti e, non da ultimo, una consistente difficoltà a reperire un alloggio. Problema che, peraltro, tocca da vicino anche altri lavoratori e lavoratrici dei servizi pubblici essenziali – proseguono Cisl, Cgil e Uil –
Attrattività è la parola d’ordine che deve animare l’azione di tutti i soggetti che hanno responsabilità nel trasporto pubblico locale, i quali devono avere ben chiaro come la qualità del servizio coincide perfettamente con la qualità del lavoro».
Dall’incontro in municipio sono uscite due indicazioni condivise: la prima riguarda la volontà di proseguire lo screening sulle condizioni e le prospettive del tpl, allargando il tavolo anche ai vertici di Seta e dell’Agenzia modenese per la mobilità. Il prossimo incontro sarà convocato all’inizio del mese di marzo.
La seconda indicazione si concentra sulla necessità di mettere in campo nel modo più coordinato possibile il peso specifico di Modena per rafforzare il confronto con Regione e Governo, al fine di un adeguato ed equo rifinanziamento dei fondi indispensabili per il buon funzionamento del trasporto pubblico locale.
«Quello che non funziona, purtroppo, lo conosciamo e lo conoscono i modenesi. È giunto il momento, per tutti, di passare dalle parole ai fatti. Come? Anche con accordi con le amministrazioni locali sul potenziamento del servizio, come si sta realizzando in altri territori.
Solo facendo fronte comune con gli attori coinvolti – concludono Cisl, Cgil e Uil – potremo fermare l’emorragia di personale, restituendo un futuro degno di questo nome a un servizio chiave per Modena».