«Non ci interessano le prime pagine, ma che venga detta la verità a lavoratori e cittadini». Lo affermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil e Ugl Fna, che non condividono modalità e contenuti dell’attacco portato a Seta (azienda del trasporto pubblico locale di Modena) da due sigle sindacali che sulla Gazzetta di Modena di ieri hanno espresso forti dubbi sulla regolare sanificazione dei bus.
«Qualche soggetto sindacale cerca facile visibilità, ma non risulta abbia provato a risolvere i problemi – dicono i sindacati – Avendo le scuole riaperto da una settimana ed essendo ripartito a pieno regime anche il servizio di trasporto pubblico locale, è inevitabile che in una situazione complessa ed eccezionale come quella causata dalla pandemia le criticità da rilevare e risolvere siano enormi e innumerevoli. Le stesse normative sono costantemente in evoluzione e tutte le imprese sono costrette a continui adattamenti per governare al meglio le problematiche e le situazioni di rischio potenziale per lavoratori e utenti del servizio».
Per Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil e Ugl Fna il sindacato deve avere una capacità di visione ad ampio spettro che parta dall’inevitabile rilievo delle problematiche, ma si ponga poi l’obiettivo primario della massima tutela dei lavoratori, principalmente degli autisti, ma anche dell’utenza, denunciando le eventuali inadempienze del gestore del servizio.
«Le nostre sigle hanno prontamente denunciato e segnalato le mancanze di Seta, intervenendo già prima dell’inizio dell’anno scolastico e successivamente all’aggiudicazione dell’appalto di pulizia e sanificazione dei mezzi, iniziato il 14 settembre, richiedendo le dovute specifiche e correttivi a Seta – ricordano Cgil, Cisl, Uil e Ugl – L’abbiamo fatto ponendoci prima di tutto l’obiettivo di risolvere i problemi e successivamente denunciarli a fronte di una persistente mancanza. Non ci risulta l’abbiano fatto altri, che però hanno avuto la prontezza e l’urgenza di apparire sulle cronache locali».
I sindacati aggiungono che si stanno montando i dispenser con i gel sanificanti delle mani su tutti i mezzi e le paretine divisorie per il posto guida, mentre sul versante sanificazione gli stessi sindacati stanno verificando le modalità di attuazione che dovranno essere ripetute nell’arco della giornata in caso di esigenze di servizio o rientro in deposito del mezzo.
«Ovviamente non potrà uscire un mezzo di cui non sia certificata la sanificazione», sottolineano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil e Ugl Fna, che prendono posizione anche sull’indagine di Cittadinanza Attiva relativa alla qualità del trasporto pubblico locale.
«La ricerca solleva problematiche ampiamente conosciute e da noi condivise, quali la vetustà dei mezzi e l’eccessivo costo dei biglietti e abbonamenti. Da anni – dicono i sindacati – denunciamo che i contributi per chilometro percorso che Seta riceve dalla Regione sono inferiori rispetto alle altre aziende del trasporto pubblico locale.
Nei prossimi mesi le nostre sigle sindacali saranno impegnate al tavolo per il rinnovo del Patto per il trasporto pubblico a livello regionale. In quella sede ci spenderemo con tutte le nostre forze per sanare questa disparità storica che si riflette inevitabilmente sulle capacità di investimento dell’azienda, sul parco mezzi e sui costi per l’utenza.
È tempo, però, che anche la politica locale, come peraltro già sottolineato recentemente dal presidente della Provincia di Modena, condivida questa nostra battaglia, al fine di migliorare un servizio la cui gestione, anche per via dell’emergenza Covid, – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil e Ugl Fna – diviene sempre più critica e onerosa per i cittadini».