(Modena, 31 ottobre 2019) Sospeso lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Ucman (Unione Comuni modenesi Area Nord), i cui amministratori si sono impegnati a presentare entro fine novembre ai sindacati un progetto di riorganizzazione dei servizi. È questo il risultato del tentativo di conciliazione esperito ieri mattina presso la prefettura di Modena tra Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale, Fp Cgil Modena, le rsu (rappresentanze sindacali unitarie) e i rappresentanti dell’Ucman.
La vertenza, lo ricordiamo, riguarda la contrattazione decentrata, che il 18 ottobre scorso ha spinto i sindacati ad aprire lo stato di agitazione.
«Ieri mattina, dopo una lunga e accesa discussione e dopo la nostra minaccia di interrompere nuovamente le trattative a fronte del reiterarsi di promesse fumose e insufficienti, – affermano Sabrina Torricelli (Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale) e Andrea Santoiemma (Fp Cgil Modena) – l’amministrazione dell’Unione Comuni modenesi Area Nord ha finalmente dichiarato di accogliere la nostra richiesta e impegnarsi concretamente a una riorganizzazione, stabilendo fin da ora un termine per la presentazione di una bozza da discutere.
Siamo costretti a chiarire, però, che non c’è ancora un accordo, bensì una sospensione dello stato di agitazione. Ciò a fronte di un impegno dell’amministrazione a presentare entro il 30 novembre una riorganizzazione dei servizi e una conseguente redistribuzione delle risorse economiche, partendo dal fondo delle posizioni organizzative, ovvero le figure apicali.
Questo allo scopo di rispondere alle richieste dei lavoratori di avere una più equa distribuzione delle risorse e permettere aumenti economici attesi da troppo tempo».
La richiesta sindacale non è nuova, ma finora aveva sempre ricevuto risposte vaghe e dilatorie. Questa volta, pena rottura del tavolo, l’amministrazione dell’Ucman ha preso un impegno concreto e definito nel tempo.
«Per questo abbiamo valutato una linea di apertura che, però, è vincolata alla serietà della proposta che ci verrà presentata. Nel caso, infatti, le proposte risultassero insufficienti o aleatorie, – concludono Sabrina Torricelli (Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale) e Andrea Santoiemma (Fp Cgil Modena) – proseguiremo senza ulteriori avvisi con le azioni che i lavoratori riterranno più opportune».