(Modena, 6 luglio 2021) Nuovo sgarbo della proprietà della Manifattura Riese di Carpi (marchio Navigare). Nei giorni scorsi non si è presentata all’incontro convocato al Ministero dello Sviluppo economico per cercare una soluzione alternativa al licenziamento degli 82 dipendenti.
«L’azienda ha delegato un professionista a rappresentarla legalmente, tenendo un comportamento irrispettoso nei confronti delle istituzioni, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali – dichiara il sindacalista della Femca Cisl Emilia Centrale Roberto Giardiello, presente all’incontro – Ricordiamo che l’azienda non è in crisi e sta portando avanti un’operazione puramente speculativa a danno degli 82 dipendenti, dell’indotto e del territorio.
In Emilia-Romagna – sottolinea Giaridello – è stato sottoscritto nel dicembre scorso il Patto per il lavoro e il clima allo scopo di tutelare l’occupazione nelle aziende in crisi.
A maggior ragione non è accettabile questo comportamento da parte di un’azienda che non è affatto in crisi, tanto è vero che i dipendenti sono stati richiamati al lavoro.
Inoltre – aggiunge il sindacalista Cisl – la proprietà non può continuare a nascondersi dietro una società fiduciaria e disertare tutti i tavoli istituzionali, inviando agli incontri solo un consulente senza altro mandato che la liquidazione dell’azienda, i cui marchi sono già stati venduti.
La proprietà esca allo scoperto, si presenti al tavolo ministeriale e si mostri disponibile a cercare insieme a noi altre soluzioni che garantiscano la continuità aziendale. Non è ancora troppo tardi per fermare la procedura e – conclude Roberto Giardello della Femca Cisl – abbandonare una strada impercorribile e una decisione irresponsabile».
Il coordinatore del tavolo governativo Luca Anniballetto, dopo aver esortato con decisione il liquidatore dell’azienda a farsi da tramite onde convincere la proprietà a sedersi al tavolo, ha preannunciato una nuova convocazione nelle prossime settimane.
