E’ dal secondo trimestre del 2018 che l’economia ha interrotto la fase di crescita ed ha iniziato a ristagnare. Il PIL complessivo è 4,3 punti sotto i livelli del 2007 e quello pro capite addirittura sette punti sotto.
E’ quanto attesta, in estrema sintesi, il nuovo numero del Barometro, il bollettino a cura della Fondazione Tarantelli – Centro Studi e Ricerche Cisl, in collaborazione con REF Ricerche, che propone, attraverso l’elaborazione di statistiche e l’aggregazione di indicatori sintetici, un’analisi economico-sociale della situazione di benessere/disagio delle famiglie italiane.
“Il Barometro offre un quadro complessivo, tempestivo ed affidabile dei fenomeni socio-economici a più rapida evoluzione che costituiscono una parte importante, anche se certamente non esclusiva, del benessere delle famiglie e del Paese. E’ composto da cinque aree tematiche o domini, che a loro volta contengono diversi indicatori. I domini sono quelli dell’attività economica, del lavoro, dell’istruzione, dei redditi/pressione fiscale e della coesione sociale”, sottolinea Gabriele Olini, economista e ricercatore presso l’Ufficio Studi della Cisl.
L’indicatore Cisl del benessere delle famiglie ha dunque mostrato nella seconda metà del 2018 un rallentamento, attribuibile alla decelerazione dell’economia, con effetti soprattutto per i domini dell’attività economica, redditi e coesione sociale. Posto pari a 100 il valore dell’indicatore nel primo trimestre 2007, si osserva infatti che nel quarto trimestre del 2018 si è arrivati a 91, registrando una variazione leggermente negativa rispetto al trimestre precedente, che a sua volta aveva già subito una decelerazione rispetto al secondo trimestre dell’anno. Il lavoro non è variato, ma per andamenti diversificati tra indicatori quantitativi e qualitativi.
[fac_shortcode_708] Comunicato stampa “Barometro Cisl delle famiglie” maggio 2019 [fac_shortcode_708] Bollettino / studio “barometro” maggio 2019