(Bologna, 11 maggio 2018) Si è chiusa oggi a Bologna la tre giorni di studio e di analisi in cui l’Iscos, l’Anolf e i dipartimenti internazionali delle Cisl di Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Piemonte si sono confrontati con giornalisti, studiosi, esperti e politici sui temi della migrazione e dei diritti sociali in Europa e nel mondo, specie nei paesi del Sud del mondo.
”Collocare Iscos e Anolf nell’ ambito sindacale – ha affermato Giorgio Graziani, segretario generale della Cisl Emilia-Romagna nel corso della tavolo rotonda “Dialogo su migrazioni, sviluppo globale e lavoro dignitoso” che ha visto il dibattito tra i segretari generali regionali della Cisl e il viceministro agli Affari Esteri Mario Giro – è stata una grande intuizione strategica della nostra organizzazione, che ha consentito di non limitarsi alle testimonianze, di fare cooperazione internazionale e, quindi, di studiare e capire le ragioni dei flussi migratori”. “Politiche di cooperazione internazionale, le nostre, che hanno posto sempre al centro il lavoro e i diritti dei lavoratori, con la prospettiva di creare relazioni sindacali il più possibile basate sulla reciproca collaborazione. D’altro canto, da sempre privilegiamo l’idea che lo sviluppo debba avere nel lavoro dignitoso il suo perno essenziale e per questo proseguiremo su questa strada di sostegno a sindacati, associazioni e lavoratori”, ha continuato Graziani.
L’Italia, rispetto al 2014, ha raddoppiato le risorse destinate alla cooperazione e attualmente, con 45 milioni di euro all’anno, è il quarto donatore del G7. Nel solo 2017 sono stati destinati alle emergenze umanitarie circa 120 milioni di euro. “Credo che la cooperazione non debba solo essere puntuale e precisa nei suoi interventi, ma possa diventare ancor più efficace se si sviluppano progetti comuni tra organizzazioni non governative ed imprese. Siamo passati dalla fine delle ideologie alla geopolitica delle emozioni, di conseguenza dobbiamo leggere, studiare, comprendere meglio la nostra società e diventarne soggetti attivi, specie per non lasciare ai facili populismi temi basilari con le migrazioni e il lavoro”, ha sottolineato il viceministro Mario Giro.
“Le attività internazionali sono strategiche per la Cisl Lombardia”, ha detto il segretario generale Ugo Duci in occasione della tavola rotonda con Mario Giro, viceministro agli Affari Esteri. “I temi dell’immigrazione, della sicurezza, dell’integrazione, della contaminazione e del multiculturalismo sono molto sentiti nella nostra regione, ma anche stereotipati – ha detto -. Siamo invece convinti che occorra avere uno sguardo lungo e ampio, di prospettiva e di apertura. Non può esserci sviluppo, crescita e futuro senza guardare all’Europa e al mondo nemmeno per una Regione come la nostra che ha un Pil e un reddito pro capite tra i più alti d’Europa”.
Ma come scegliere la strada migliore per fare cooperazione e come sostenere processi di sviluppo e di crescita in contesti politici spesso non democratici? “Non c’è una one best way per guadagnare i processi democratici, bisogna piuttosto intraprendere un lungo e difficile percorso culturale, partendo proprio dalla riappropriazione del concetto di sviluppo, finalmente non più schiacciato solo sulla crescita, ma con il lavoro che ne è diventato una componente essenziale”, ha risposto Sauro Rossi, segretario generale della Cisl Marche.
Si è chiuso così l’ultimo panel di un entusiasmante percorso di formazione che visto dibattiti e proposte su tante tematiche, dai cambiamenti che stanno investendo le economie del Mozambico e dell’Etiopia, al confronto sulla cittadinanza attiva e le società inclusive, al focus sulla comunicazione delle migrazioni. Ora l’appuntamento è per il prossimo anno, visto che il corso si svolge con cadenza annuale e si tiene a rotazione tra le regioni organizzatrici. Nel frattempo, vista la grande partecipazione di giovani, tanti sono i nuovi contatti posti in essere per coinvolgere e reclutare volontari e attivisti per gli enti internazionali della Cisl.
[fac_shortcode_2369] Il programma 9-10-11 maggio