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Sanità pubblica, accordo da 50 milioni di euro che dà garanzie su salario accessorio, valorizzazione professionale e liste d’attesa

(Bologna, 6 luglio 2021) Sindacati e Regione Emilia Romagna firmano un accordo da 50milioni di euro. Si chiude così la vertenza sul salario accessorio dei sanitari: sarà garantita ai lavoratori del settore la stessa busta paga degli anni scorsi nonostante i tetti dispesa previsti a livello nazionale, che avrebbero decurtato il salario accessorio come conseguenza delle assunzioni fatte negliultimi anni in Emilia-Romagna.

Il salario accessorio “va riconosciuto a prescindere”, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, che ha firmato oggi l’intesa con le sigle della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. “E’ una questione di giustizia per la quale si sono mobilitati migliaia di lavoratori”, afferma ancora l’assessore. Con l’accordo di oggi, aggiunge, “interveniamo per far sì che il personale sanitario abbia ciò che gli spetta, superando i vincoli attualmente imposti dalle leggi nazionali e poniamo le basi peruna sanità ancora più all’avanguardia e inclusiva, valorizzando ogni professionalità nei suoi diversi aspetti e competenze”. L’intesa prevede anche il riconoscimento come “prestazioni aggiuntive” per 7,7 milioni di euro ai professionisti della sanità impegnati sulla campagna vaccinale. Con lo stesso meccanismo si premiano anche le prestazioni per ridurre le liste d’attesa sulle prestazioni ordinarie penalizzate dall’emergenza Covid. Infine, c’è l’introduzione nell’organigramma della Asl della direzione assistenziale, che “mira a valorizzare le professioni sanitarie anche nella guida strategica dell’azienda sanitaria”, come sottolinea Donini.

 L’intesa si inserisce in un percorso di rafforzamento della sanità pubblica in Emilia-Romagna che dal 2018 ha visto la stabilizzazione di 7.200 professionisti, di cui 1.700 medici e2.500 infermieri. A oggi, inoltre, gli assunti per la pandemia ancora in servizio sono 8.192, di cui 1.366 medici e 4.053infermieri. Ora,  sottolinea l’assessore, “l’obiettivo è stabilizzarli”.

 

Il commento Cisl 🗣:
  • 📌 Carmela Lavinia (Segretaria Cisl Fp ER): “Un ulteriore passo avanti per il riconoscimento economico e professionale di migliaia di professionisti del Servizio Sanitario Regionale (SSR). Ottenuta la garanzia del mantenimento del salario accessorio, anche a fronte di ulteriori assunzioni, e il prosieguo di un percorso di valorizzazione professionale delle competenze già agite all’interno delle nostre strutture, attraverso l’istituzione della Direzione assistenziale e il riconoscimento del percorso di formazione per il professionista esperto”.
  • 📌 Antonio Amoroso (Segretario Cisl ER): “In Sanità le nuove scoperte scientifiche, gli strumenti tecnologici, la digitalizzazione, le esperienze maturate sul campo, si condizionano a vicenda e modificano l’approccio alle cure che sono sempre più integrate e complesse. Tutti elementi che richiedono professionisti sanitari in grado di collaborare tra loro e che chiedono di essere valorizzati, per dare le risposte più giuste ed evolute ai bisogni di cura dei cittadini. Sono bisogni che cambiano in relazione all’invecchiamento della popolazione, ai livelli di inquinamento, alla modifica degli stili di vita delle comunità, ai rischi crescenti per il prorompere di possibili epidemie. Il protocollo firmato, oltre a dare riconoscimenti economici al personale sanitario, vuole garantire che tutti i lavoratori si sentano partecipi e protagonisti del rafforzamento e aggiornamento continuo del SSR regionale, sia a livello di reti ospedaliere sia di servizi territoriali e per la prevenzione”.

 

 

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Ufficio Stampa