Alluvione in Emilia Romagna. Dichiarazione congiunta del segretario generale Cgil Emilia Romagna, Massimo Bussandri; del segretario generale Cisl Emilia Romagna, Filippo Pieri; del segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani.
(Bologna, 19 maggio 2023) L’alluvione sta mettendo in ginocchio l’Emilia Romagna: dagli abitanti al tessuto produttivo, dal mondo del lavoro passando per i servizi, sanità in primis, non c’è settore che non sia pesantemente danneggiato. La gravità della situazione è assoluta.
Fermo restando che la priorità è salvare vite umane, come del resto stanno facendo in modo encomiabile Forze dell’Ordine, Protezione civile, sanitari e volontari, non si può non guardare al dopo alluvione. Inevitabile sarà la conta dei danni che, già a prima vista, prevediamo si aggiri su cifre a nove zeri.
Servono risorse adeguate per la gestione dell’emergenza e per garantire la ripresa economica, produttiva e sociale, prevedendo l’accesso alle risorse del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea e attivando tutti gli strumenti e le strutture che hanno dimostrato di funzionare bene nella gestione del post terremoto di maggio 2012.
Ecco perché Cgil Emilia Romagna, Cisl Emilia Romagna e Uil Emilia Romagna chiedono al Governo che sia emanato quanto prima il Decreto Speciale per l’Emilia Romagna e la nomina di un Commissario Straordinario per la ricostruzione in piena continuità con la gestione dell’emergenza, per affrontare in maniera strutturale questa drammatica situazione.
Servono ovviamente misure e risorse a sostegno dei lavoratori delle zone colpite: ammortizzatori ordinari e straordinari, blocco degli adempimenti fiscali, dei mutui, degli sfratti, agevolazioni sul credito.
I danni arrecati dall’alluvione non riguardano la sola Emilia Romagna, bensì l’intero Paese, essendo la nostra regione crocevia della logistica e polmone produttivo nazionale e internazionale.