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Bilancio. Incontro tra Regione e sindacati, Pieri: “Ristabilito il rispetto del ruolo delle parti, ora servono soluzioni per tutelare i più deboli”

(Bologna, 1° marzo 2025) “Un confronto che ha ristabilito il rispetto del ruolo delle parti e ha riavviato quel metodo concertativo che ha sempre caratterizzato i rapporti istituzionali nella nostra regione. Una volontà che il presidente De Pascale ha ribadito sia nel corso dell’incontro sia pubblicamente sulla stampa, e di questo gli va dato atto”.

Così Filippo Pieri questa mattina a “La finestra sui fatti”, la rubrica settimanale che va in onda ogni sabato  su Radio Flyweb, dove ha parlato dell’incontro “interlocutorio” che si è tenuto mercoledì sera, il 26 febbraio, tra Michele De Pascale e i segretari generali regionali di Cgil Cisl Uil. Il primo della delicata fase di disgelo tra l’Amministrazione regionale e il sindacato dopo le frizioni provocate dalla conferenza stampa sul Bilancio 2025, convocata la settimana prima da Viale Aldo Moro senza alcun avviso alle parti sociali. Scelta che aveva provocato la dura presa di posizione dello stesso segretario generale della Cisl ER, sia per le modalità di presentazione sia per i contenuti dello stesso Bilancio 2025 della Regione.

“E’ indubbio – ha continuato il sindacalista – che siano stati fatti passi in avanti, e questo perché, oltre ad una questione di metodo, c’è stata la disponibilità ad apportare delle modifiche a ciò che è stato messo in campo. E’ inutile negarlo, la situazione non è delle più semplici, sia per l’entità della manovra sia per il tempo a disposizione, speriamo che con il nostro contributo le aperture dichiarate da De Pascale si possano concretizzare in atti tangibili a vantaggio di pensionati, lavoratori dipendenti e delle persone più in difficoltà”.

Nel prosieguo dell’intervista concessa all’emittente radiofonica, Pieri non ha nascosto la grande soddisfazione arrivata in settimana per l’approvazione da parte della Camera della proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl sulla partecipazione. “Dopo 77 anni – ha sottolineato il numero uno di Via Milazzo, c’è la concreta possibilità di dare applicazione all’art.46 della nostra Costituzione, che sancisce il diritto dei lavoratori ad essere coinvolti attivamente nella vita dell’impresa. Ora aspettiamo il Senato, sperando che i tempi siano brevi e che questo provvedimento  possa ritrovare uno spirito bipartisan”.

Pieri ha poi spazzato via tutte le polemiche e le illazioni che parlano di profonde modifiche all’impianto di legge. “Una legge – ha ribattuto – che è stato certamente modificata in alcune parti, com’è naturale che sia quando c’è una discussione in Parlamento, ma che ha mantenuto tutti i principi cardine della nostra proposta iniziale, in particolare la valorizzazione della contrattazione come motore degli accordi partecipativi e la conferma delle quattro forme di partecipazione (gestionale, economico-finanziaria, organizzativa e consultiva) che avevamo previsto”.

Proprio quella legge sulla partecipazione che è un po’ il cuore pulsante del dibattito al centro della campagna congressuale in corso in tutte le province dell’Emilia Romagna e del resto d’Italia, che non a caso ha visto l’adozione dello slogan “Il coraggio della partecipazione”. Iter che si concluderà con il Congresso  della Cisl nazionale, previsto dal 16 al 19 luglio, e che vedrà, il 14 e 15 maggio, anche quello della Cisl Emilia Romagna. “Un percorso che si sta dimostrando una grande occasione di confronto, di scambio d’idee, di discussione, ma anche di ascolto. Ciò che è palpabile in tutti gli appuntamenti è certamente l’entusiasmo, la voglia di partecipare, fattore non scontato in altri ambiti, a dimostrazione che il sindacato continua ad essere senza ombra di dubbio un riferimento certo di democrazia”.

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