(Cesena, 25 gennaio 2019)”Bene i primi stanziamenti della Regione Emilia-Romagna. Insieme, istituzioni, sindacati e associazioni imprenditoriali definiranno i criteri di utilizzo. Per noi le priorità sono tutelare il lavoro e le comunità colpite dalle pesanti conseguenze del provvedimento di chiusura dell’E45, deciso dalla procura di Arezzo. Bisogna garantire sostegno alle imprese, ammortizzatori sociali per i lavoratori e contributi alle famiglie. Nessuna impresa deve chiudere, nessun lavoratore deve essere licenziato“.
E’stato questo il commento di Filippo Pieri, segretario generale della Cisl Emilia-Romagna, a margine del vertice in cui il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, incontrando i sindaci, le associazioni d’impresa e i sindacati, ha illustrato due novità per i territori colpiti dalla chiusura dell’E45: “Un primo stanziamento di 250 mila euro di risorse regionali immediatamente disponibili per imprese e lavoratori, studenti e famiglie della Valle del Savio e dei Comuni di Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, e la richiesta, d’intesa con le Regioni Toscana e Umbria, dello stato di emergenza nazionale per il territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini”.
Con le risorse previste dallo stato di crisi regionale, la Regione ha deciso di mettere a disposizione anche un altro strumento già previsto dalla legge di bilancio: il contributo, in termini di ristoro di Irap. Contributo già previsto per tutte le imprese dei comuni montani, che ora verrà esteso a tutte quelle direttamente colpite nella zona, con la possibilità di godere automaticamente di questo beneficio sull’Irap già pagata nel 2018.
Nei giorni scorsi, in un comunicato congiunto, Cgil-Cisl-Uil regionali e del territorio cesenate, avevano ribadito “l’immediata necessità di attivare fondi per ammortizzatori sociali in deroga mirati a questa emergenza”.
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