(Bologna, 30 agosto 2019) A luglio, in Emilia-Romagna, sono state autorizzate quasi un milione e seicentomila ore di cassa integrazione. un aumento del 72%rispetto allo stesso mese del 2018. Un balzo in avanti che ha portato la nostra regione al secondo posto tra quelle del Nord, dietro al Piemonte che ha raddoppiato le cifre.
Forte la preoccupazione dei sindacati dopo la diffusione dei dati Inps, con il segretario generale regionale della Cisl, Filippo Pieri che ha dichiarato al Corriere di Bologna:”Il ricorso alla cig straordinaria è segno di una grande sofferenza delle aziende, che fanno fatica a utilizzare gli strumenti messi a disposizione. Stanno ancora risentendo della crisi precedente”. “E’ da fine 2018 – ha ricordato il sindacalista – che abbiamo messo in guardia il mondo del lavoro. La Finanziaria aveva causato la contrazione degli investimenti. Adesso mi auguro che, malgrado la congiuntura economica, una maggiore stabilità politica in Italia e in Europa migliori la situzione”. Difatti, sebbene in Emilia-Romagna si sia raggiunto il record dei due milioni di occupati, “non è detto – conclude Pieri – che si tratti di lavoro di qualità”. Sia dal punto di vista dello stipendio, sia delle ore lavorate.