(Bologna, 10 agosto 2018) Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dell’Emilia-Romagna invitano i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali ad astenersi dal lavoro festivo. Così, anche per Ferragosto, come fatto in passato per altri giorni festivi, per il prossimo 15 agosto le categorie del commercio di Cgil, Cisl e Uil invitano i lavoratori ad astenersi dal lavoro festivo.
“Nonostante siano trascorsi ormai sette anni dal decreto ‘Salva Italia’, che eliminò ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali – affermano Filcams-Cgil, Fisascat-CISL e Uiltucs-Uil dell’Emilia-Romagna nel comunicato congiunto – si continua a discutere della necessità di una nuova legge”. A livello nazionale i sindacati hanno chiesto un incontro al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, “chiedendo un immediato intervento legislativo. Le diverse posizioni comparse in questi giorni sulla stampa sembrano rivolte a ridefinire una nuova proposta di legge”. I sindacati del commercio chiedono prima di tutto di “porre un limite alle aperture incontrollate, che in questi anni hanno stravolto il settore e la vita dei lavoratori”, e di “escludere la possibilità di aprire in occasione delle festività nazionali”, civili e religiose. Inoltre, le categorie di Cgil, Cisl e Uil chiedono di restituire agli enti locali sia la “facoltà di definire la regolamentazione delle aperture territoriali, insieme alle parti sociali”, sia la “prerogativa di determinare quali e quanti nuovi insediamenti commerciali è possibile avviare”. Filcams, Fisascat e Uiltucs dell’Emilia-Romagna invitano quindi i lavoratori del commercio ad astenersi dal turno di Ferragosto, ricordando che “sulla base delle norme contrattuali vigenti, e alla luce delle recenti sentenze della Cassazione, potranno rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività senza incorrere in alcuna sanzione”.
“Ritengo che un tema delicato come quello della liberalizzazione delle aperture e degli orari degli esercizi commerciali, debba essere riportato all’interno della contrattazione tra le parti interessate, tenendo conto delle esigenze delle lavoratrici, dei lavoratori, delle aziende e del territorio”, ha commentato Michele Vaghini, segretario generale regionale Fisascat Cisl. “In questi anni abbiamo solo assistito alle sofferenze del piccolo commercio, fagocitato dalla grande distribuzione commerciale, perché non è riuscito a reggere l’impatto col suo modello organizzativo. Molti negozi di vicinato che avevano ed hanno un ruolo sociale in quanto punti di riferimento anche delle persone anziane hanno dovuto chiudere. Non si è creata occupazione aggiuntiva, ma si è intaccata la conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro per migliaia di addetti del settore. Per questi motivi, credo che la discussione che si aprirà su questo tema ci debba vedere protagonisti come parte sociale, con lo scopo di tutelare al meglio le esigenze delle persone che rappresentiamo”, ha concluso il sindacalista.
[fac_shortcode_708] Filcams Fisascat Uiltucs ER – COMMERCIO COMUNICATO