(Bologna, 22 marzo 2019) Dal 1° aprile per 5,6 milioni di pensioni, gli assegni superiori a tre volte l’importo minimo (oltre i 1.522, 26 euro al mese) saranno tagliati a causa del nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni all’inflazione, introdotto per applicare quanto previsto dalla legge di Bilancio. Lo mette nero su bianco una circolare dell’Inps appena pubblicata (44/2019).
L’Istituto di previdenza ha tenuto a precisare che per circa 2,6 milioni delle posizioni interessate, la riduzione media mensile dell’importo lordo sarà intorno ai 28 centesimi, tuttavia in tanti altri casi si potrà arrivare intorno ai cento euro: soldi che i pensionati dovranno restituire perché percepiti nei primi tre mesi dell’anno, mesi in cui l’Inps non aveva ancora applicato la nuova perequazione.
Misura che denota una totale mancanza di attenzione del Governo nei confronti dei pensionati, tanto che Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno lanciato una mobilitazione che prevede per il prossimo primo giugno una manifestazione nazionale in piazza del Popolo a Roma. Manifestazione che il 9 maggio sarà preceduta da tre assemblee: al nord (Padova), al centro (Roma) e al sud (Napoli).
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