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Elezioni regionali. Pieri: “La Presidenza a tre sindaci non è un caso, ma un’indicazione da cogliere”

(Bologna, 23 novembre 2024) “L’elezione di tre sindaci alla Presidenza delle Regioni in cui si è votato? Non è un caso, ma un’indicazione che bisogna cogliere. E’ la dimostrazione che più si è vicini alle persone, ai cittadini, più si è grado di dare risposte vere e concrete ai problemi della gente, più il ruolo politico è riconosciuto come utile e indispensabile“.

E’ quanto ha detto Filippo Pieri questa mattina a “La finestra sui fatti”, la consueta rubrica settimanale che va in onda ogni sabato  su Radio Flyweb, dove ha commentato l’esito delle elezioni regionali appena concluse.

Vicinanza al territorio, alle comunità locali che secondo il segretario generale è anche un mezzo necessario per fronteggiare la piaga dell’astensionismo. “Se in una regione avanzata come l’Emilia Romagna solo il 46,4% degli aventi diritto ha partecipato al voto, meno di un elettore su due, vuol dire che bisogna mettere in campo immediatamente delle iniziative che possano far riavvicinare le persone all’impegno sociale e civile della vita pubblica”.

Partecipazione, dialogo, confronto e concertazione che saranno il fil rouge anche dell’appuntamento di mercoledì prossimo, il 27 novembre, quando, insieme al leader della Cisl  nazionale Luigi Sbarra, parteciperà ai lavori del Consiglio generale regionale del sindacato di via Milazzo anche il nuovo presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale. “Sarà – ha concluso Pieri – un’occasione di confronto per provare a ragionare insieme su quali sono le priorità da mettere subito in campo. Temi come il dissesto idrogeologico, la sanità, la conferma e il rafforzamento del metodo di confronto e di concertazione adottato con il ‘Patto per il lavoro e per il clima’, che abbiamo già indicato nel nostro documento “Agenda Cisl ER” e su cui chiederemo coerenza, sicuri che si tratterà di un invito accolto. In questa regione, ancora una volta insieme, istituzioni, parti sociali ed enti locali, certamente ognuno con il proprio ruolo, possono e debbono provare ad affrontare uniti le impegnative sfide che ci attendono”.

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