(Bologna, 26 ottobre 2024) “Basta parlare di fatalità, la situazione è talmente grave che non si può di certo giustificare con queste motivazioni. Bisogna fare di più, con le istituzioni e le parti sociali che devono assumere un ruolo da protagonisti. Il tavolo specifico in Regione del ‘Patto per il lavoro e per il clima’ doveva essere convocato prima“.
Questa l’ammonimento lanciato da Filippo Pieri nel corso de “La finestra sui fatti”, la rubrica settimanale che va in onda ogni sabato mattina su Radio Flyweb, dove, dopo il drammatico incidente che mercoledì scorso ha provocato due vittime, un ferito in gravissime condizioni e decine di feriti tra i lavoratori della Toyota Material Handling di Bologna, è tornato a parlare di salute e sicurezza sul lavoro.
“Voglio ricordare – ha continuato il segretario generale della Cisl ER – che già lo scorso 3 giugno la Cisl Emilia Romagna ha promosso un presidio davanti alla sede della Regione“, epilogo di una mobilitazione su tutto il territorio regionale iniziata molte settimane prima. “Un’iniziativa – ha proseguito Pieri – tra le cui richieste c’era la convocazione immediata di un tavolo del ‘Patto per il lavoro e per il clima’ dedicato esclusivamente ai temi della salute e sicurezza. Necessità nata dal bisogno di effettuare una verifica di quel protocollo specifico in materia attivo da due anni e firmato da tutti, istituzioni, sindacati e parti datoriali. Il risultato è che ci son voluti ben 5 mesi e diversi infortuni prima della convocazione che è arrivata in questi giorni per il prossimo 31 ottobre. Si poteva fare prima. Una convocazione che certamente non avrebbe risolto subito le problematiche legate alla salute e sicurezza, ma almeno avrebbe permesso di individuare con maggiore tempestività le azioni da mettere in campo per ridurre gli infortuni”.
Poi, nel corso dell’intervista realizzata da Matteo Cimatti, il sindacalista ha insistito sul “grande ruolo che possono giocare i sindacati a livello europeo. “Bisogna investire su questa dimensione, ormai siamo nell’ambito di un mercato del lavoro sempre più aperto e sempre più caratterizzato da rapidi cambiamenti, ed è fondamentale che anche in questa materia ci sia un processo di armonizzazione delle norme sulla saluta e sicurezza, e di conseguenza delle modalità con cui si applicano nei luoghi di lavoro”.
Ruolo del sindacato che è tornato in primo piano quando Pieri ha parlato della bellissima iniziativa organizzata questa settimana presso la Scuola per la Pace di Montesole dalla DGB dell’Assia Turingia e da Istoreco (l’Istituto per la storia della Resistenza e della societá contemporanea di Reggio Emilia) con Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna nella veste di invitati. “Una bella occasione di confronto, di discussione, ma anche di consolidamento di quei rapporti di collaborazione che ormai abbiamo messo in piedi da anni. D’altro canto, sempre più decisioni sono prese a livello europeo, e quindi è lì che bisogna agire, è lì che i sindacati devono far sentire la propria voce. E questo lo possiamo fare attraverso la promozione del dialogo sociale, strumento indispensabile per la costruzione di un’Europa più equa, più solidale, più attenta al sociale e al lavoro e meno al rigorismo economico-finanziario. Strada, quest’ultima, che rischia di incrementare diseguaglianze sociali e povertà, fonti da cui si alimentano populismi e nuovi fascismi”.